Sul tema del Superbonus 110% “è importante fare chiarezza”, perché “se si mette in moto il sistema industriale, poi, non si può metterlo in difficoltà ogni mese. Bisogna fare delle scelte, magari anche dolorosi, ma in prospettiva. Non si possono chiudere rubinetti dopo un mese”.
L’appello arriva dal presidente di Ance Lombardia, Tiziano Pavoni, in occasione della presentazione dei dati sull’andamento del settore in Lombardia, presentati da Unioncamere Lombardia.
“Il rischio concreto, in questo momento, è che se non si interviene con decisione a livello nazionale per un riavvio dei bonus, in ambito privato, e sul territorio per un adeguamento dei valori delle opere messe in gara e quindi per un aggiornamento del prezzario regionale, in ambito pubblico, le imprese rischiano di veder vanificare la crescita registrata nel 2021 e di dover gestire situazioni di grande difficoltà, come sta avvenendo dai primi mesi del 2022”, avverte Pavoni, sottolineando che “le scelte fatte dal governo in questi 4-5 mesi hanno messo in grande difficoltà imprese che hanno decine di milioni di crediti in portafoglio. Questa cosa va chiarita il prima possibile”. Serve “un ragionamento di lungo termine”. Sulla stessa linea, l’assessore allo Sviluppo Economico di Regione Lombardia, Guido Guidesi, sottolinea: “visto il contesto economico complicato odierno le istituzioni sovraregionali devono sostenere con ancor maggiore forza questo comparto strategico. Proprio per questo va immediatamente chiarita la questione del bonus 110%, perché le regole vanno rispettate, ma anche le leggi fatte non possono essere cambiate ogni tre mesi. Il rischio è di condannare le imprese sane”.
Fonte: Agenzia Ansa