Un appello diretto al Governo per chiedere una proroga di un anno del Superbonus 110% a favore delle case popolari. A rivolgerlo, in una lettera indirizzata al presidente del Consiglio, Mario Draghi e ai ministri delle Infrastrutture, Enrico Giovannini e della Transizione ecologica Roberto Cingolani, il sindaco di Bologna, Matteo Lepore e il presidente di Acer Bologna, Marco Bertuzzi.
Nel testo, spiega l’Acer bolognese, viene fatto notare all’Esecutivo come ai “ritardi dovuti all’aumento e allo scarseggiare dei materiali necessari e agli eventi bellici, si aggiunga tutta una serie di adempimenti amministrativi a cui sono tenute le aziende per le case popolari”. Inoltre, viene evidenziato ancora, “il semestre aggiuntivo per la conclusione degli interventi previsto per gli alloggi pubblici è scomparso nella stesura definitiva, penalizzando di fatto le aziende per le case popolari rispetto ai soggetti privati”.
Quindi, alla luce di questi elementi, Bertuzzi e Lepore, viene sottolineato, chiedono “una proroga al 31 dicembre 2024 per permettere l’attuazione del Superbonus 110% per quegli enti che, come Acer Bologna scesa in campo per prima a livello nazionale, hanno già programmato e avviato una mole imponente di lavori: l’efficientamento energetico di 110 edifici di edilizia residenziale pubblica a canone sociale per un investimento di 57 milioni di euro che porterà benefici a oltre 1.500 famiglie in condizioni di disagio. Una richiesta di “giustizia sociale – concludono il sindaco di Bologna e il presidente dell’Acer felsinea – per evitare il paradosso di un quadro normativo e di mercato che favorisce un beneficio alle situazioni meno disagiate, le proprietà private riunite in condominio, danneggiando i soggetti più deboli e più fragili”.
FONTE: Agenzia Ansa