Euribor negativo: buon momento per i mutui a tasso variabile
- Redazione
- 27 gennaio 2015
[Fonte: Altroconsumo] In questa fase economica è particolarmente conveniente stipulare un mutuo a tasso variabile. Ciò dipende dal fatto che l’Euribor a un mese ha un valore negativo. Così, chi ha stipulato ad esempio a gennaio dell’anno scorso un mutuo variabile di 100.000 euro, con durata 20 anni indicizzato all’Euribor 1 mese (in particolare al valore dell’ultimo giorno del mese precedente ogni rata), con uno spread del 2,5% vedrà la sua rata mensile del mese prossimo ridursi di 13 euro rispetto alla rata di un anno fa (il 2,4% in meno).
Questo, dunque è certamente il momento migliore anche per scegliere un muto a tasso variabile o per fare una surroga e trasferire il mutuo a un’altra banca che offre tassi più bassi.
IL TASSO FISSO
Per chi ha già un mutuo a tasso fisso, l’Euribor negativo non avrà alcun tipo di conseguenza (il tasso di interesse infatti rimane sempre lo stesso). Per chi invece lo sta cercando il vantaggio, ci sarà anche per chi opta per un tasso fisso (visto che si stanno riducendo anche i parametri di riferimento dei tassi fissi).
CHE COS’È L’EURIBOR
L’Euribor è un tasso interbancario, ovvero il tasso a cui le banche si scambiano denaro tra di loro. Avere un tasso negativo significa che la quantità di denaro in circolazione è maggiore rispetto a quello effettivamente richiesto dalle banche. Questo, in pratica, si traduce con una riduzione del suo prezzo.
LA RATA NON AUMENTERÀ
Se il parametro Euribor è negativo, il tasso di interesse sarà pari allo spread fissato dalla banca alla stipula del mutuo meno il valore dell’Euribor. Anche se più bassi, comunque, gli interessi si pagheranno lo stesso. Bisogna anche verificare che nel contratto non siano presenti delle soglie (chiamate floor) sotto le quali il tasso di interesse non può scendere. Sono anche importanti le specifiche modalità di indicizzazione presenti nel contratto di mutuo: praticamente se per calcolare il tasso viene utilizzato il valore puntuale di un determinato giorno (in genere l’ultimo giorno lavorativo del mese precedente a quello della rata) oppure la media del mese precedente o dei due mesi precedenti quello a cui si riferisce la rata. Una cosa, però, è certa: nel caso di un mutuo a tasso variabile, la rata nei prossimi mesi non dovrà aumentare.
PROBLEMI E RECLAMI
Il consiglio è sempre quello di verificare l’ammontare della rata e il tasso applicato. Nel caso ci fosse qualche problema, si può inviare un reclamo alla banca (rivolgendosi all’apposito ufficio, i cui contatti sono sul contratto di mutuo stipulato). Dal momento in cui riceve la comunicazione, la banca ha 30 giorni per rispondere. Se non lo fa oppure se la risposta non è soddisfacente, si può fare ricorso all’Arbitro bancario e finanziario.