Non accenna a placarsi la polemica intorno ad Enasarco (la Fondazione che provvede alla previdenza e all’assistenza degli agenti e dei rappresentanti di commercio).
Il primo affondo è nuovamente della Fiaip, che ricorda come la Commissione parlamentare di controllo sugli enti gestori di forme di previdenza privatizzate presieduta dall’Onorevole Di Gioia abbia proposto il commissariamento dell’Ente “a seguito delle indagini in corso di svolgimento sulla sua gestione finanziaria e immobiliare, e dopo diverse audizioni dei vertici della cassa, avvenute nell’ultimo anno, ritenute non solo poco convincenti, ma anche reticenti su alcuni aspetti sensibili di tutela degli iscritti”.
Come puntualizza la Federazione degli immobiliaristi, “Analoga richiesta è stata presentata già a maggio 2014 dal Comitato “Enasarco no grazie” (composto da Anasf, Federagenti e Fiaip, rispettivamente l’unica associazione dei promotori finanziari e le associazioni maggiormente rappresentative degli agenti di commercio e degli agenti immobiliari), che con lungimiranza aveva avanzato con determinazione la proposta di voltare pagina una volta per tutte. Anche la politica si era pronunciata, come dimostra ad esempio la proposta del Senatore Ricchiuti (PD) di istituire un’apposita commissione di inchiesta sulla gestione complessiva dell’ente degli ultimi anni”.
Ora, Fiap evidenzia che “la parola definitiva sulla questione spetta al Ministero del Lavoro. Le tre associazioni auspicano tuttavia che il dicastero accolga la proposta della Commissione e avvii una stagione di profondo cambiamento nella gestione di Enasarco, più trasparente e realmente partecipata”. Parole che trovano d’accordo, innanzitutto, il presidente Anasf, Maurizio Bufi: “Da tempo chiediamo il commissariamento di Enasarco. Accogliamo con grande favore la notizia della richiesta avanzata dall’Onorevole Di Gioia e pensiamo che possa essere anche la strada per consentire a tutti gli iscritti, e quindi anche ai promotori finanziari, attraverso la condivisione di un nuovo Statuto, di poter concorrere all’elezione dei nuovi organi sociali”. Secondo Luca Gaburro, segretario generale di Federagenti, “Occorrono nuovi meccanismi gestionali e di governance a tutela degli iscritti della fondazione, che potrebbero essere sicuramente individuati durante il periodo commissariale”. A chiudere il quadro dei commenti, il presidente nazionale di Fiaip, Poalo Righi: “Siamo preoccupati per il presunto scarto di valore nei bilanci dell’ente previdenziale di oltre 465 milioni di euro, così come ha confermato recentemente in un’intervista il Senatore Puglia (M5S). Per questo, auspichiamo l’intervento del ministero e degli organismi di vigilanza per far luce sulla vicenda.”
Ma quello dell’attacco ad Enasarco non è un fronte commune ed unitario. Sull’altra parte della barricata si posizionano, infatti, realtà quali Confcommercio e Confindustria, che per voce dei presidenti Sangalli e Squinzi, esprimono “forte stupore per la richiesta di commissariare l’ente di previdenza degli agenti di commercio e dei promotori finanziari inviata al ministro del Lavoro, Giuliano Poletti. È un tentativo di mettere in discussione il valore di rappresentanza delle parti sociali che garantisce l’autonomia dell’ente a tutela dei suoi iscritti”.
I due presidenti pongono l’accento sul fatto che “La Fondazione Enasarco ha una solida tenuta finanziaria, tale da assicurare l’erogazione delle pensioni attuali e di quelle future. I nuovi investimenti che la Fondazione ha effettuato hanno generato migliori rendimenti e la governance degli investimenti finanziari è stata completamente ristrutturata riducendo, per tutte le nuove operazioni, l’esposizione verso singoli gestori o per specifici prodotti d’investimento (contestualmente ad un progressivo rientro nei nuovi limiti di concentrazione anche per le operazioni pregresse). Fondazione Enasarco è stata la prima e, per ora, unica cassa di previdenza privatizzata a dotarsi di uno strumento di questo tipo per la gestione delle risorse finanziarie. Anche il piano di dismissione degli immobili Enasarco sta procedendo positivamente con una plusvalenza realizzata sulle vendite degli immobili superiore al 30% del valore di bilancio”.
Di fronte agli importanti cambiamenti di indirizzo strategico e gestione operativa che Fondazione Enasarco sta compiendo, “la richiesta di commissariamento – concludono i presidenti di Confcommercio e Confindustria – appare quindi ingiustificata e allarmistica. Un tentativo di mettere in discussione il valore di rappresentanza delle parti sociali che garantisce l’autonomia dell’ente a tutela dei suoi iscritti”.