I versamenti sia dell’Imu sia della Tasi si effettuano in due rate, che scadono la prima martedì 16 giugno e la seconda mercoledì 16 dicembre. Il versamento della prima rata (50%) va eseguito sulla base delle aliquote e delle detrazioni valide per il 2014; il versamento della rata a saldo dell’imposta dovuta per l’intero anno va eseguito, a conguaglio, sulla base delle delibere comunali pubblicate sul sito www.finanze.it alla data del 28 ottobre 2015.
A tal fine, il Comune deve effettuare l’invio delle delibere anzidette entro il 21 ottobre. In caso di mancata pubblicazione entro il 28 ottobre, si applicano aliquote e detrazioni valide per il 2014. È comunque consentito il pagamento dell’Imu e della Tasi in unica soluzione entro il 16 giugno (naturalmente, nel caso in cui a tale data sia già disponibile la delibera valida per il 2015).
Quanto si paga
IMU
Base imponibile
Rendita catastale, rivalutata del 5% e moltiplicata per:
* 160 per abitazioni, magazzini, autorimesse;
* 140 per laboratori e locali senza fine di lucro;
* 80 per uffici, banche, assicurazioni;
* 65 per opifici, alberghi;
55 per negozi e botteghe.
La base imponibile è ridotta del 50% per:
– fabbricati di interesse storico o artistico;
– fabbricati dichiarati inagibili o inabitabili e di fatto non utilizzati.
Le aliquote
Aliquota di base del 7,6 per mille, che i Comuni possono:
* aumentare fino al 10,6 per mille;
* diminuire sino al 4,6 per mille.
Per abitazione principale e relative pertinenze (categorie A/1, A/8 e A/9), l’aliquota è del 4 per mille, che i Comuni possono:
* aumentare fino al 6 per mille;
* diminuire fino al 2 per mille
È inoltre prevista una detrazione di 200 euro, che i Comuni possono aumentare fino a concorrenza dell’imposta dovuta.
In caso di immobili locati, c’è la possibilità di ridurre l’aliquota al 4 per mille.
TASI
Base imponibile
Rendita catastale, rivalutata del 5% e moltiplicata per:
* 160 per abitazioni, magazzini, autorimesse;
* 140 per laboratori e locali senza fine di lucro;
* 80 per uffici, banche, assicurazioni;
* 65 per opifici, alberghi;
* 55 per negozi e botteghe.
La base imponibile è ridotta del 50% per:
– fabbricati di interesse storico o artistico;
– fabbricati dichiarati inagibili o inabitabili e di fatto non utilizzati.
Aliquote
Aliquota di base dell’1 per mille, che i Comuni possono ridurre fino all’azzeramento. I Comuni possono differenziare le aliquote per categorie di immobili (es. abitazione principale).
Per il 2015 (con proroga del regime fissato per il 2014), l’aliquota massima non può superare il 2,5 per mille, ma i Comuni possono arrivare sino al 3,3 per mille (+ 0,8 per mille) a condizione che con tale aumento siano finanziate detrazioni per le abitazioni principali. L’occupante (es. inquilino) versa la Tasi nella misura, stabilita dal Comune, compresa fra il 10 e il 30% dell’ammontare complessivo (in assenza di decisione comunale sul punto, la percentuale è fissata al 10%).
LA SOMMA
La somma delle aliquote della TASI e dell’IMU per ciascuna tipologia di immobile non può essere superiore all’aliquota massima consentita dalla legge statale per l’IMU al 31 dicembre 2013, fissata al 10,6 per mille, e ad altre minori aliquote, in relazione alle diverse tipologie di immobile.
Per il 2015 (con proroga del regime fissato per il 2014), il limite del 10,6 per mille può essere superato dello 0,8 per mille (arrivando così all’11,4 per mille) alle condizioni di cui sopra.