[A cura di: Sunia]
A distanza ormai di un anno dalla conversione in Legge del Piano casa del Ministro Lupi è stato pubblicato sulla G.U. il riparto delle risorse per il recupero di 16.000 alloggi di Edilizia Pubblica. Fondi insufficienti e procedure di erogazione infinite. Insomma: quello che doveva essere un provvedimento che, in tempi rapidi, avrebbe dovuto mettere a disposizione migliaia di alloggi pubblici oggi inutilizzati, si è tramutato in un percorso senza fine.
Innanzitutto il decreto appena pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale doveva essere emanato 10 mesi fa (luglio 2014). Ma, come se non bastasse questo enorme ritardo, il testo odierno prevede una ulteriore procedura, peraltro simile ad una già fatta in precedenza, con la quale si perderanno altri 6 mesi di tempo (ammesso e non concesso che vengano rispettati i tempi) per erogare materialmente i finanziamenti. Nella migliore delle ipotesi, un anno e mezzo per avviare anche interventi di minore entità che dovrebbero servire ad affrontare parzialmente l’emergenza abitativa.
Non va dimenticato che il Ministro Lupi, nel negare la necessità della proroga degli sfratti per le categorie più disagiate, addusse tra gli argomenti proprio il fatto che il Governo aveva adottato questo provvedimento per dare una risposta prioritariamente a queste famiglie. Il mese prossimo scade la mini proroga alla fine concessa, ma le risposte non sono neanche all’orizzonte.