[Fonte: Codacons]
Quello delle case-vacanza è un comparto più delicato di quanto non si possa immaginare. Sia dal punto di vista di chi intende investire su tale segmento immobiliare, e deve fare accuratamente i conti con il trend del settore e l’imposizione fiscale; sia per chi vuole semplicemente prendere in affitto un alloggio per trascorrervi un periodo di villeggiatura. Una tendenza sempre più diffusa, e che ovviamente, in queste ultime settimane, con l’estate alle porte, sta toccando il suo picco. Rischio in agguato? Il solito, e cioè quello delle truffe, soprattutto se per la prenotazione si sceglie il canale on line.
Ad alzare il livello di guardia è il Codacons, il quale, dopo aver puntualizzato che è necessario esigere che i gestori delle piattaforme on line garantiscano i più elevati standard di sicurezza nelle transazioni, ha inviato una formale diffida al portale AIRBNB, sito leader del settore che mette in contatto proprietari di immobili (host) che vogliono affittare per brevi periodi camere o intere abitazioni, con persone che stanno cercando un posto dove alloggiare (ospiti).
Come illustra l’associazione dei consumatori, il funzionamento del sito è semplice: “Gli utenti che navigano su AIRBNB alla ricerca di case vacanza hanno la possibilità di visionare annunci contenenti foto e prezzi relativi a ciascun immobile. Una volta scelta l’abitazione desiderata, il versamento dell’importo dovuto per affittarla deve avvenire utilizzando il sistema di pagamento appositamente predisposto sul sito. Così facendo, infatti, i soldi vengono dapprima trasferiti ad AIRBNB, che si impegna a versarli all’host solo 24 ore dopo il check-in. In questo modo i consumatori sono tutelati, in quanto i loro soldi vengono versati al proprietario dell’immobile solo dopo aver avuto accesso all’abitazione”.
Di recente però, secondo quanto evidenziato dal Codacons, “si è assistito ad un fenomeno truffaldino, con alcuni host che pubblicano sul sito di AIRBNB annunci ingannevoli, ossia finalizzati ad indurre gli utenti a concludere le transazioni in forma privata. Lo scopo perseguito è quello di fare in modo che i consumatori effettuino i pagamenti senza l’intermediazione della società AIRBNB, spogliandoli così di qualsiasi possibilità di recupero del denaro versato anche laddove scoprano di aver pagato per affittare abitazioni in realtà inesistenti, o vengano ingannati da un falso annuncio”.
È proprio questo che è accaduto ad un consumatore truffato, che si è recentemente rivolto al Codacons per ricevere assistenza legale. Come ricostruisce l’associazione, “l’utente si era infatti imbattuto sul sito www.airbnb.it nell’annuncio fraudolento relativo ad una splendida casa vacanze sita a Mykonos e, dopo esser stato indotto ad effettuare il pagamento al di fuori del sistema protetto del sito, aveva perso le tracce dell’host e scoperto di aver versato la somma in favore di un truffatore”.
Come sostenuto dal Codacons, una tale situazione non può essere tollerata, in quanto espone di continuo i consumatori al rischio di subire frodi quindi, l’associazione “ha diffidato la società AIRBNB affinché la stessa impedisca la permanenza sulla sua piattaforma di annunci ingannevoli e fraudolenti – in contrasto con gli impegni assunti dal sito sul fronte della tutela degli utenti – attraverso una attività di controllo costante di quanto pubblicato dagli host”.