[Fonte: Confappi]
Le Marche semplificano le procedure in edilizia, con un pacchetto di deroghe che favoriscono il risparmio energetico e l’attenzione antisismica. Le misure sono contenute nella legge regionale 20 aprile 2015, n. 17, pubblicata sul Bollettino regionale n. 37 del 30 aprile scorso.
Molte le novità nel provvedimento. Che, innanzitutto, prevede la possibilità di derogare alle norme sulle altezze e sulle distanze, quando le opere di recupero spingono sull’abbattimento dei consumi. Inoltre, un’ulteriore semplificazione (che va oltre lo Sblocca Italia 2014) riguarda i piccoli interventi: alcune opere interne possono infatti essere effettuate, ora, senza Cil (purché non riguardino parti strutturali e non aumentino le unità immobiliari).
La spinta al recupero passa anche per i sottotetti (e anche i soppalchi). Il testo in particolare, che aggiorna una disciplina già esistente, prevede la possibilità di rendere agibili a fini abitativi i sottotetti «esistenti alla data del 30 giugno 2014, legittimamente realizzati o condonati», purché venga rispettata un’altezza media ponderata non inferiore a metri 2,40 per gli spazi ad uso abitativo, riducibile a metri 2,20 per gli spazi accessori e di servizio; un’altezza minima pari a metri 1,50 nei casi di copertura a falde inclinate e un’altezza minima non inferiore a metri 2,40 per gli spazi ad uso abitativo, riducibili a metri 2,20 per gli spazi accessori e di servizio, nei casi di coperture piane; un rapporto illuminotecnico non inferiore a 1/12 tra la superficie netta dei locali e la superficie finestrata apribile