Tasse sulla casa, Ddl Concorrenza, emergenza abitativa: immobili e professionisti sotto assedio
La riforma del catasto chiama direttamente in causa (e viceversa) l’imposizione fiscale sulla casa. Tema che, tra gli svariati altri riflessi, presenza anche quello di penalizzare ulteriormente un mercato immobiliare già fiaccato dalla crisi economica.
Un argomento, questo, che sta particolarmente a cuore al presidente Fiaip Paolo Righi, che non ha mancato di porvi l’accento nell’ambito del Consiglio nazionale della federazione degli immobiliaristi, svoltosi nei giorni scorsi a Roma: “La pressione fiscale sugli immobili sfiora quasi i 50 miliardi di euro, e l’Italia è al primo posto per la tassazione sul patrimonio immobiliare in Europa. Dal 2011 ad oggi la casa è stata tassata in forma patrimoniale, con un aumento delle imposte del 230%. E la filiera dell’immobiliare ha perso 800 mila posti di lavoro, che sembrano non interessare a nessuno. In soli quattro anni, a causa del carico fiscale sulla casa e della diminuzione dei prezzi delle abitazioni, si sono bruciati più di 2.300 miliardi di euro, degli oltre 9.600 miliardi di euro del patrimonio immobiliare degli italiani. In Italia è stata colpita la proprietà immobiliare diffusa, che finora aveva prodotto solo ricchezza per la maggioranza dei cittadini. Una ricchezza diffusa per le famiglie che nel corso degli anni è stata distrutta e che era invece rimasta immune nel corso del tempo alle crisi e all’eccessiva finanziarizzazione dei mercati e aveva garantito, con la propria patrimonializzazione, il debito pubblico italiano, impedendo al nostro Paese di diventare come la Grecia. Oggi, il Governo Renzi deve cambiare passo, tagliare le tasse sulla casa e comprendere che il settore immobiliare è la sola leva per la crescita economica del Paese”.
Ma al centro del dibattito ci sono stati anche altri temi caldi. Primi fra tutti, la lotta all’abusivismo, la modifica della legge 39/89, gli effetti sul mercato immobiliare del Ddl concorrenza, l’ingresso delle banche nel mondo dell’intermediazione, le previsioni sull’andamento del mercato immobiliare e lo sviluppo di numerosi strumenti informatici. Inevitabile, in particolare, l’accesso al Ddl Concorrenza. “Da parte del Governo – ha polemizzato il presidente Fimaa, Valerio Angeletti – pare che vi sia il tentativo di distruggere la libera professione e la terzietà della professione dell’agente immobiliare prevista dall’art.1754 del codice civile. Di fronte a questa tendenza, il nostro dovere è quello di salvaguardare il ruolo e la funzione sociale dell’agente immobiliare, spesso non riconosciuto”. Parole condivise da Paolo Righi: “Fiaip dice no a chi vuole disintermediare l’immobiliare. E dice no a chi vuole consegnare il mercato dei servizi professionali alle lobby di alcune banche. Un domani gli istituti di credito (il riferimento, attualmente, è in particolare ad Unicredit ed Intesa Sanpaolo, ndr.) oltre a detenere i nostri dati e i nostri portafogli si potrebbero impossessare anche del nostro patrimonio immobiliare personale, e potrebbero indirizzare i prezzi di mercato. Questa è una deregulation, non è certo una liberalizzazione o una semplifcazione. Così l’immobiliare rischia una vera e propria dittatura della finanza. È questo il pericolo che corriamo oggi. In Italia le liberalizzazioni sono sempre fatte a favore di pochi, per quelle grandi famiglie imprenditoriali che rappresentano una piccola comunità. A chi giova il Ddl Concorrenza? Non certo agli agenti immobiliari, perché non è concorrenza. La concorrenza si fa alla pari e noi agenti immobiliari non abbiamo paura degli istituti di credito, pur non avendo gli stessi mezzi delle banche. Molti colleghi hanno il coraggio di dire che la nostra battaglia contro alcune banche é una battaglia di retroguardia. Si sbagliano, perché il futuro è lì, ed oggi anche altre realtà associative di categoria sono al nostro fianco”.
Presente al Consiglio nazionale Fiaip anche il presidente di Confedilizia, Giorgio Spaziani Testa, che ha invece posto l’accento su un’altra questione particolarmente delicata: quella dell’emergenza abitativa. “Da parte nostra ci troviamo a dover rispondere al sindacato inquilini, che chiede l’ennesima proroga del blocco degli sfratti, rimandando alla proprietà lo svolgimento di un compito che invece dovrebbero svolgere le autorità pubbliche. Ma sappiamo bene come si comportano i Comuni sull’emergenza abitativa. I diritti dei proprietari sono violati ogni giorno e bisogna fare squadra tra noi per tutelarli”.
Spaziani Testa si è poi soffermato, però, anche sulla tassazione immobiliare: “L’Imu e la Tasi, che nel 2014 hanno comportato versamenti per ben 25 miliardi di euro, contro i 9 che pesava l’Ici fino al 2011, nel 2015 raggiungeranno i 26 miliardi. Si tratta di un livello non più sopportabile per il comparto immobiliare, soprattutto se si considera che la fiscalità locale italiana è di natura puramente patrimoniale. Questi dati dobbiamo farli conoscere a tutti, visto che ai più sono poco noti”.
Il Senatore di Forza Italia Andrea Mandelli si è detto “al fianco degli agenti immobiliari Fiaip e di tutti i professionisti. Oggi si vuole espropriare la vostra attività professionale, come quella di molti professionisti e dei notai. C’è molta insoddisfazione e amarezza tra i professionisti dopo le recenti audizioni sul Ddl Concorrenza. E sull’altro versante oggetto di discussione, quello della fiscalità immobiliare, dopo tanti annunci del Governo non si fa altro che parlare ancora di tasse sulla casa. Noi invece scommettiamo sull’immobiliare per far ripartire questo Paese”.