Con la mini-proroga degli sfratti per le famiglie disagiate formalmente scaduta, e con i sindacati inquilini che incalzano il Governo a individuare misure più strutturali, la portata dell’emergenza abitativa viene esplicitata anche numericamente con i dati diffusi dal Ministero dell’Interno, relativi all’intero anno 2014.
Il rapporto, in particolare, contiene un riepilogo dei dati nazionali concernenti le procedure di rilascio di immobili ad uso abitativo, le richieste di esecuzione presentate all’Ufficiale Giudiziario e gli sfratti eseguiti con l’intervento dell’Ufficiale Giudiziario durante l’anno scorso, nonché una disaggregazione annuale delle informazioni suddivise per regioni e per province, con particolare riguardo al comune capoluogo.
Viene, inoltre, fornita un’analisi dettagliata dei dati relativi alle province dei grandi comuni (con popolazione superiore ai 250.000 abitanti): Torino, Milano, Venezia, Verona, Genova, Bologna, Firenze, Roma, Napoli, Bari, Catania e Palermo, che da sole raccolgono circa il 41% dei provvedimenti di rilascio emessi, nell’anno, in tutto il territorio nazionale. L’elaborato contiene, inoltre, per ciascuna sezione, una serie storica dei dati dal 2005 al 2014, i quali confermano gli elementi di disagio abitativo già rilevati negli ultimi anni.
Di seguito un estratto del report.
PROCEDURE DI RILASCIO
I provvedimenti esecutivi di rilascio di immobili ad uso abitativo emessi nell’anno 2014 ammontano, in totale, a 77.278 di cui:
* 3.433 per necessità del locatore
* 4.830 per finita locazione
* 69.015 per morosità e altra causa
Il quadro della ripartizione territoriale del fenomeno evidenzia che i titoli esecutivi emessi nei soli capoluoghi di provincia, pari a 39.469, costituiscono il 51,1% del totale nazionale.
Nel periodo in esame, le richieste di esecuzione presentate all’Ufficiale Giudiziario sono 150.076 e gli sfratti eseguiti con l’intervento dell’Ufficiale Giudiziario ammontano a 36.083.
Il raffronto con i dati riferiti all’anno 2013 evidenzia per i provvedimenti di sfratto emessi un incremento in Italia del +5%. Tale incremento risulta più rilevante in Molise (+86,1%), Puglia (+57,9%), Marche (+37,2%), Trentino Alto Adige (+32,2), Sardegna (+23,5%), Liguria (+19,6%) e Abruzzo (+17%). Al contrario una flessione si è registrata in Basilicata (–32,3%), Sicilia (–23,3%), e Emilia Romagna (-11%).
Anche per le richieste di esecuzione presentate all’Ufficiale Giudiziario e per gli sfratti eseguiti con l’intervento dell’Ufficiale Giudiziario il rapporto con l’anno 2013 fa registrare un incremento, a livello nazionale, rispettivamente del +14,6% e del +13,5%.
Dall’analisi dei dati riferiti ai provvedimenti di sfratto emessi nell’anno 2014 emerge che il maggior numero di questi si concentra in Lombardia con 14.533 provvedimenti (pari al 18,8% del totale nazionale), seguita dal Lazio con 9.648 (pari al 12,5%), dal Piemonte con 8.256 (10,7%), dall’Emilia Romagna con 6.800 (8,8%), dalla Puglia con 6.131 (7,9%), dalla Toscana con 6.117 (7,9%) e dalla Campania con 5.855 (7,6%).
Per quanto concerne le richieste di esecuzione presentate all’Ufficiale Giudiziario la regione che in assoluto presenta il valore più elevato nell’anno 2014 è la Lombardia con 51.891 richieste (pari al 34,6% del totale nazionale); seguono, a distanza, l’Emilia Romagna con 20.750 (13,8%), il Lazio con 13.251 (8,8%) e la Toscana con 12.222 (8,1%).
La regione che presenta il maggior numero di sfratti eseguiti con l’intervento dell’Ufficiale Giudiziario è sempre la Lombardia con 6.640 sfratti eseguiti (pari al 18,4% del totale nazionale), seguita dall’Emilia Romagna (n. 5.472, pari al 15,2%), dal Lazio (3.503, pari al 9,7%), dalla Toscana (3.323, pari al 9,2%), dal Veneto con 2.682 (7,4%), dalla Campania con 2.631 (7,3%) e dal Piemonte con 2.345 (6,5%).
RAPPORTO CON POPOLAZIONE
Un peggioramento della situazione si evince dal rapporto tra i provvedimenti di sfratto emessi e il numero delle famiglie residenti in Italia che si attesta, per l’anno 2014, a uno sfratto ogni 334 famiglie a fronte di uno sfratto ogni 351 famiglie nel 2013. Le regioni che nel 2014 presentano il rapporto uno sfratto/famiglie peggiore di quello nazionale sono: Liguria (1/242), Piemonte (1/244), Puglia (1/258), Toscana (1/268), Lazio (1/273), Emilia Romagna (1/293), Valle d’Aosta (1/299), Lombardia (1/302) e Umbria (1/329).
A livello provinciale sono ben 51 le province che presentano il rapporto sfratto/famiglie inferiore a quello nazionale e, di queste, 9 sono province dei grandi comuni. Al primo posto si colloca Barletta-Andria-Trani (uno sfratto ogni 133 famiglie), seguono Prato (1/151), Savona (1/165), Asti (1/172), Monza e della Brianza (1/192) e Bari con uno sfratto ogni 196 famiglie.
ANALISI STORICA
Analizzando le procedure di rilascio di immobili ad uso abitativo a partire dal 2005, si nota che i provvedimenti di sfratto emessi mostrano un andamento più o meno costante fino al 2007, passando da 45.815 a 43.869; dal 2008 al 2014 si nota, invece, un tendenza all’aumento decisamente più incisiva, (+47,8%).
Gli sfratti eseguiti con l’intervento dell’Ufficiale Giudiziario mostrano nel 2006 una sensibile diminuzione rispetto al 2005 pari a -13,2%. Dal 2006 al 2014 la tendenza risulta in aumento passando da 22.278 a 36.083 (+62%). Le richieste di esecuzione presentate all’Ufficiale Giudiziario mostrano, dal 2005 al 2014 una tendenza altalenante con aumenti e diminuzioni più o meno consistenti: +27,2% nel 2008 rispetto al 2007; -16,3% nel 2009 rispetto al 2008; +11,4% nel 2011 rispetto al 2010; +14,6% nel 2014 rispetto al 2013.
Nel lungo periodo il rapporto tra i provvedimenti di sfratto emessi e il numero delle famiglie residenti in Italia mostra un significativo peggioramento passando da uno sfratto ogni 515 famiglie nel 2005 a uno sfratto ogni 334 famiglie nel 2014