Si chiama temporary home, ed è la formula della locazione temporanea di appartamenti ad uso turistico, che, complice l’Expo, sta vivendo a Milano un momento particolarmente fortunato, con un tasso di crescita del 20% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, sensibilmente superiore al trend degli affitti tradizionali, saliti dello 0,4%.
Su questo fenomeno punta i riflettori l’osservatorio di Rescasa Lombardia (associazione aderente a Confcommercio che vanta oltre 60 strutture associate tra residence e case appartamento vacanza nella sola provincia di Milano, con circa 3.500 unità abitative e 9000 posti letto), che sarà presentato oggi (mercoledì 1° luglio) alle 12 presso l’Unione Confcommercio di Milano, in corso Venezia 47.
All’evento saranno presenti:
* Raffaele Paletti – Presidente Rescasa Lombardia
* Massimo Costa – Segretario Generale Assotemporary/ Rescasa Lombardia
* Vincenzo Cella – Responsabile Commerciale Halldis
* Prof. Marianna di Salle – MET, Master Economia del Turismo Università Bocconi
I NUMERI
A Milano, le strutture ricettive registrate sono in tutto 853, delle quali le extra alberghiere sono il 47%. L’offerta extra alberghiera ufficiale, case vacanze e alloggi iscritti al REC sono il 57% (227 su 398) del totale offerta extra alberghiera, con 1.399 camere su 4.566 (il 31% del totale) e di 2.719 posti letto su 8.486 (32%), secondo una recente ricerca della Università Bocconi.
Si tratta appunto di Temporary Home, il nuovo Osservatorio sul fenomeno degli appartamenti ad uso turistico che Rescasa Lombardia ha lanciato in concomitanza con l’ingresso nell’associazione di società di gestione come Halldis, Rentopolis, Arcipelago Casa e altre realtà operanti nel segmento dell’affitto breve.
Obiettivo ultimo di Rescasa oggi è il sostegno delle strutture ricettive extra alberghiere per business e vacanze, che possono diventare una nuova importante fonte di redditi e lavoro per l’economia dei territori e del Paese.
REGOLAMENTAZIONE
È un settore in crescita e ancora in cerca di una regolamentazione chiara. Ad oggi per esempio per l’affitto turistico di appartamenti non si paga la tassa di soggiorno ed è facile prevedere che nei mesi di EXPO la città perderà entrate utili a migliorare i servizi; in Lombardia per avere l’autorizzazione occorre presentare un’offerta di almeno 3 alloggi mentre in Liguria ne basta uno. Sono gli stessi operatori più strutturati, come per esempio il gruppo Halldis, con 400 appartamenti a Milano, a chiedere un intervento legislativo, che li faccia uscire dal cono d’ombra che assimila le più importanti società di gestione a privati operanti nel sommerso.
Il fenomeno del temporary home si inserisce nel quadro di una economia sempre più sharing; per portare avanti gli interessi del comparto si è formato anche un Polo del Temporary al fine di integrare e fare sistema dell’intera offerta di residence, appartamenti, uffici e negozi a Milano e Lombardia, con l’intento di coinvolgere i referenti dei Paesi partecipanti ad Expo 2015.
La Regione, peraltro, ha al vaglio una legge sul turismo che tocca anche questa materia e Rescasa, insieme alle altre associazioni di Confcommercio, vuol far sentire l’opinione diretta degli interessati, secondo la sua mission che è appunto la tutela degli interessi di tutti gli imprenditori attivi nel settore ricettivo extra alberghiero, in particolare i titolari di Rta (Residenze turistico alberghiere) e Cav (Case appartamenti per vacanze).