L’Autorità garante della Concorrenza e del Mercato, presieduta da Giovanni Pitruzzella, ha avviato quattro procedimenti istruttori nei confronti delle società per azioni Acea Energia, Edison Energia, Enel Energia , Enel Servizio Elettrico ed Eni. A fronte di numerosi reclami ricevuti anche da diverse associazioni dei consumatori, l’indagine è volta ad accertare eventuali violazioni del Codice del Consumo in merito a varie condotte degli operatori: la fatturazione basata su consumi presunti; la mancata considerazione delle autoletture; la fatturazione a conguaglio di importi significativi, anche a seguito di conguagli pluriennali; la mancata registrazione dei pagamenti effettuati, con conseguente messa in mora dei clienti fino talvolta al distacco; nonché il mancato rimborso dei crediti maturati dai consumatori.
Nell’ambito di queste istruttorie, i funzionari dell’Antitrust hanno svolto ispezioni nelle sedi delle società interessate dal procedimento a Roma, Milano e San Donato Milanese, con l’ausilio del Nucleo Speciale Antitrust della Guardia di Finanza.
CODACONS
Grande, ovviamente, la soddisfazione delle associazioni dei consumatori. In particolare, il Codacons sta già affilando le armi legali: “Se saranno accertati illeciti nel corso del procedimento aperto dall’Autorità, si aprirà la strada dei risarcimenti in favore dei consumatori danneggiati da condotte lesive nella fornitura dell’energia e nelle fatturazioni – spiega il presidente Carlo Rienzi -. Per tale motivo l’ufficio legale Codacons sta studiando una mega class action da parte dei clienti di Acea, Eni, Edison ed Enel, che partirà nel caso in cui l’Antitrust dovesse riscontrare violazioni del Codice del Consumo a danno dell’utenza. Si tratterebbe della più grande class action mai attivata in Italia, considerando l’enorme numero di consumatori coinvolti, clienti dei 4 big dell’energia, che potrebbe portare a risarcimenti record per numero ed entità”.
FEDERCONSUMATORI E ADUSBEF
Duro anche il commento di Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti, presidenti di Federconsumatori e Adusbef: “Apprezziamo l’intervento dell’Antitrust in merito a un problema che segnaliamo e denunciamo da tempo, e cioè quello delle modalità di fatturazione e dei mancati rimborsi. Una questione divenuta insopportabile che ha assunto dimensioni allarmanti. Il danno per i cittadini che ricevono bollette pazze o richieste non dovute sono enormi: non solo vi è una immensa perdita di tempo nel dover effettuare contestazioni, ma vi è anche, dal lato umano, un vero e proprio danno esistenziale in termini di preoccupazione e nervosismo. Inoltre, vi è anche il fatto che molti cittadini, in preda alla disperazione, per paura pagano anche quanto non è dovuto. In quel caso ottenere i rimborsi è quasi un miraggio. Siamo stufi di tali comportamenti scorretti, di questo vero e proprio sciacallaggio che avviene, molto spesso, a danno delle persone anziane. Per questo siamo sempre più convinti della negatività dell’abolizione del mercato tutelato prevista dal DDL Concorrenza, dal momento che tali pratiche si scatenano soprattutto nell’ambito del mercato libero, libero solo di nome, visto che la vera competitività è ancora ben lontana. Chiediamo all’Authority, al termine delle indagini, di non limitarsi a comminare delle sanzioni: vorremmo per chi effettua tali pratiche scorrette una pena esemplare, che preveda la sospensione delle autorizzazioni ad operare”.