La Federazione degli agentiimmobiliari torna a intervenire sul Ddl Concorrenza, ma in questo caso, invece
che a proposito del rapporto tra banche ed agenzie sul versante
dell’intermediazione, il tema caldo è quello del deposizione del prezzo
volontario al notaio. Come spiega il presidente Fiaip, Paolo Righi, “siamo
soddisfatti per la modifica, proposta dai relatori di maggioranza Silvia Fregolent ed Andrea Martella, approvata alla Camera sul deposito del prezzo presso il notaio, che diventa così volontario. Grazie alle modifiche della disciplina in
materia, e alla riformulazione delle misure per favorire la concorrenza e la
trasparenza del notaio, si conferisce la possibilità alle parti contraenti di
scegliere in piena autonomia come gestire la propria compravendita immobiliare
dal notaio. Posizione auspicata da tempo dalla Fiaip”.
La federazione aveva infatti denunciato fin
dalla prima ora che il provvedimento, come previsto in origine, avrebbe causato
una contrazione del numero delle compravendite e un aumento dei costi a carico
dei consumatori.
Ma un’altra annotazione importante è quella
relativa agli atti di compravendita non residenziale di valore inferiore a
100mila euro, per cui sarà sempre necessario l’intervento di un Notaio. “È
saltato l’emendamento che apriva anche agli avvocati la possibilità di redigere
e autenticare gli atti di compravendita di immobili adibiti ad uso non
abitativo sotto il valore di mercato ai centomila euro”, puntualizza ancora
Righi, che poi, inevitabilmente, torna sulla questione del rapporto con le
banche: “Al momento, l’ingresso degli istituti di credito nell’intermediazione
non è stata stralciata dal Ddl concorrenza; anzi, lo stop costituisce una
riflessione complessiva di più parti politiche per definire al meglio il
conflitto d’interessi espresso dalle banche nell’intermediazione immobiliare,
mediante la costituzione di società d’intermediazione. Ad ogni buon
conto, siamo soddisfatti per come si stia
evolvendo il dibattito sul Ddl concorrenza e per le stesse ripercussioni che si
potrebbero avere per l’immobiliare. Riteniamo che molti parlamentari, già
intervenuti contro l’ingerenza delle banche durante i lavori delle Commissioni
VI e X della Camera sul disegno di legge sulla Concorrenza, torneranno ad
esprimersi in Aula a settembre contro l’oligopolio di alcuni istituti di
crediti insieme a molti loro colleghi”.