[Fonte: Confappi] Dopo la pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale deidecreti nazionali sul rendimento energetico degli edifici e sulle modalità per
il rilascio del nuovo Attestato di prestazione energetica (Ape), le Regioni si
stanno adeguando alle decisioni assunte dalla Conferenza Stato-Regioni.
La Lombardia, dopo anni di “indipendenza”, ha approvato la
delibera n. X/3868 del 17 luglio 2015 con cui adegua la propria
regolamentazione territoriale in materia di certificazione energetica a quella
nazionale. In particolare, il sistema di attribuzione delle classi sarà
riportato a quello in vigore nel resto d’Italia: tuttavia, gli Ape – che a livello
locale sono necessari anche per gli immobili senza impianti – saranno ritenuti
validi solo se prodotti attraverso l’utilizzo del software Cened+2.0 (pur
strutturato a partire dal software nazionale) o di un software commerciale che
però abbia ricevuto il via libera da parte di Infrastrutture Lombarde. Infine,
a differenza delle scadenze previste nel resto d’Italia, nella Regione
Lombardia i requisiti per gli edifici a energia quasi zero, richiesti per le
nuove costruzioni, siano esse pubbliche o private, entreranno in vigore già dal
primo gennaio 2016. Nel periodo transitorio, dal 1° ottobre 2015 al 31 dicembre
2015, la verifica del rispetto progettuale dei requisiti di prestazione degli
immobili verrà perciò ancora redatta sul territorio locale secondo i vecchi
criteri oggi in uso.
Anche l’Emilia Romagna si è allineata al Governo con
l’approvazione della Dgr 967 del 20 luglio 2015. Entrambi gli atti sono già
stati pubblicati sui reciproci bollettini. Sul territorio emiliano-romagnolo
l’adeguamento alle disposizioni nazionali prevede meno eccezioni rispetto alla
Lombardia. Un importante distinguo è, però, previsto sul fronte dei requisiti
di rendimento energetico. Con l’emanazione della Dgr 967, la Regione compie un
passo importante verso l’incremento degli edifici a energia quasi zero: a
partire dal 1° gennaio 2019 – e quindi in anticipo di due anni rispetto alla
scadenza nazionale – i nuovi edifici e quelli sottoposti a ristrutturazioni
significative dovranno essere realizzati in modo tale da ridurre al minimo i
consumi energetici coprendoli in buona parte con l’uso delle fonti rinnovabili.
Per gli edifici pubblici tale scadenza è anticipata al 1° gennaio 2017.