Da un lato c’è la congiuntura sfavorevole che negli ultimi anni ha travolta il settore dell’edilizia residenziale, causando la perdite di centinaia di migliaia di posti di lavoro; dall’altra ci sono le quotazioni degli immobili, progressivamente calate soprattutto per gli effetti delle legge di una domanda asfittica e di un’offerta elevata principalmente a scopo realizzativo. In questo contesto, ovviamente, è interessante osservare anche l’andamento dei costi delle costruzioni pur sapendo che tale parametro non incide in maniera eccessivamente rilevante né sul trend occupazionale del comparto né sui prezzi delle case.
Ad ogni buon conto, stando alle ultime rilevazioni dell’Istat, nel mese di giugno 2015 l’indice del costo di costruzione di un fabbricato residenziale è rimasto sostanzialmente invariato rispetto al mese precedente, aumentando appena dello 0,3% nei confronti di giugno 2014. In particolare, a giugno 2015, alla variazione tendenziale dell’indice del fabbricato residenziale hanno contribuito l’aumento del gruppo di costo manodopera (+0,5 punti percentuali) e la diminuzione di quello materiali (-0,2 punti percentuali).
Sempre nell’ottica dei gruppi di costo, nel mese di giugno 2015, rispetto al mese precedente, con riferimento al fabbricato residenziale gli indici relativi ai materiali sono aumentati dello 0,1%, mentre quelli della mano d’opera, dei trasporti e dei noli sono rimasti invariati. Rispetto al corrispondente mese del 2014, invece, il costo per la mano d’opera è aumentato dello 0,9%, mentre sono scesi dello 0,6% i costi dei trasporti, dello 0,5% quelli dei materiali e dello 0,3% quelli dei noli.