Se la Cgia di Mestre ha recentemente sottolineato l’ingente peso complessivo delle tasse, di cui quelle nazionali superano di ben tre volte quelle locali (malgrado il notevole impatto delle imposte sulla casa), non c’è da stupirsi che per i contribuenti italiani non vi sia davvero tregua dal punto di vista fiscale. E non ha caso, come evidenziato da Federconsumatori, al rientro dalle vacanze, per quei pochi che se le sono potute permettere, una brutta sorpresa aspetta le famiglie. L’arrivo dell’autunno, infatti, coinciderà con una nuova pesante stangata in termini di prezzi, tasse e tariffe.
Secondo le stime dell’associazione, infatti, nonostante una diminuzione dei costi dell’energia, che si ripercuote leggermente su bollette e riscaldamento, nei mesi di settembre, ottobre e novembre le famiglie dovranno comunque sostenere pesantissimi costi. Federconsumatori ne ha calcolato l’ammontare, non specificando gli aumenti delle singole voci relative a prezzi e tariffe ma prendendo in considerazione soltanto l’impatto complessivo della spesa autunnale. Occorre precisare che la cifra in questione non comprende le spese correnti per alimentazione, abbigliamento.
Sta di fatto che, tra settembre e novembre, sulle famiglie graveranno mediamente:
* 117,03 euro di Tasi (seconda rata)
* 455,00 euro di bollette (acqua, luce, gas, telefono);
* 143,00 euro di Tari (seconda rata).
“La stangata autunnale rappresenterà un grave colpo per i bilanci delle famiglie e si ripercuoterà pesantemente sui consumi e sull’intero sistema produttivo – dichiarano Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti, presidenti di Federconsumatori e Adusbef -. Il potere di acquisto delle famiglie infatti è ai minimi storici (si è ridotto del -13,4% dal 2008 ad oggi) e tali costi non potranno che incidere sempre di più sulla domanda di mercato. Inoltre, l’elevato tasso di disoccupazione si ripercuote, ovviamente, sui bilanci familiari, poiché sono proprio genitori e nonni a sostenere economicamente i giovani senza lavoro. È dunque più che mai urgente che il Governo metta in atto efficaci provvedimenti per rilanciare il nostro sistema economico attraverso un Piano Straordinario per il Lavoro che punti sulla ricerca e l’innovazione, sullo sviluppo tecnologico, sulle comunicazioni (banda larga in primis), sulle bonifiche territoriali, sulla realizzazione di infrastrutture utili alla riqualificazione del settore turistico e sulla messa in sicurezza dell’edilizia scolastica”.