Anziana raggirata in casa
Bottino da 500mila euro
Con l’autunno, anche i truffatori di anziani cambiano modus operandi. L’ultima pensata di due malviventi del torinese, è stata quella di fingersi tecnici della caldaia che dovevano controllare l’impianto di riscaldamento. Con questa scusa si sono introdotto in casa di una donna di 78 anni, che viveva da sola in un appartamento del centro di Torino. Dopo aver convinto l’anziana a raccogliere gioielli e soldi in una busta e a farseli consegnare con uno stratagemma, i due uomini si sono allontanati facendo perdere le loro tracce. Totale del bottino, un record: quasi mezzo milione di euro.
Sesso rumoroso: ferisce
il vicino che si lamenta
È stato condannato a 6 anni di carcere il 44enne residente nella provincia di Torino che lo scorso febbraio aveva accoltellato il vicino di casa, colpevole di essersi lamentato per il troppo rumore. La vittima, un uomo di origine polacca, stufo di ascoltare gli amplessi del dirimpettaio, era andato a bussare alla sua porta per chiedere di smetterla. L’amante focoso, disturbato da quella interruzione, aveva aperto la porta con in mano un coltello e aveva ferito il polacco con tre fendenti. L’aggressore era stato quindi fermato dalle forze dell’ordine per tentato omicidio, accusa poi confermata dal Gip durante il processo a rito abbreviato.
Rubavano nei box auto
Arrestati tre malviventi
Tre uomini, due 41enni e un 36enne, sono stati fermati nottetempo a Palermo, mentre tentavano di fare razzia in alcuni box auto di un condominio. Sono, invece, riusciti a dileguarsi gli altri due complici, sulle cui tracce si trovano le forze dell’ordine. I ladri erano stati colti sul fatto da una pattuglia che si trovava nelle vicinanze e, sentendosi intimare l’alt, avevano tentato di fuggire. Ma soltanto in due erano riusciti a far perdere le loro tracce. L’intento del gruppo era di svaligiare i box, caricando il bottino nelle due macchine parcheggiate all’esterno, anch’esse risultate rubate e restituite dalla polizia ai legittimi proprietari.
Fiamme in condominio
Sgomberate 10 persone
Potrebbe essere stato un corto circuito a generare l’incendio di un residence in provincia di Udine, divampato in serata, intorno alle 21. In un locale adibito a lavanderia e situato al piano interrato, erano infatti ammassate un’asciugabiancheria insieme ad altri elettrodomestici a disposizione degli ospiti del residence. Dopo le scintille, le fiamme hanno generato una nube di fumo denso che ha avvolto i piani superiori. Dieci in tutto le persone evacuate, una delle quali è stata portata in ospedale a scopo precauzionale.
Truffata sul sito internet
La casa al mare non c’è
Il suo caso non è certo stato l’unico. Magra consolazione per una donna di Empoli, truffata, dopo aver prenotato e pagato 200 euro di caparra per una casa al mare, in provincia di Grosseto, trovata attraverso un annuncio su internet. Dopo qualche giorno senza avere notizie dei proprietari dell’alloggio, la donna si era insospettita e aveva deciso di andare a controllare di persona la veridicità dell’annuncio. Resasi conto che la casa al mare non esisteva, aveva denunciato la truffa ai carabinieri di Empoli che questa volta sono riusciti a risalire ai due responsabili: un 39enne e un 28enne della provincia di Matera.
Imprenditore sotto stress
si barrica in casa per ore
Un giovane imprenditore 38enne della provincia di Udine ha perso il controllo e, dopo una lite familiare all’ora di cena, si è barricato in casa per ore, imbracciando fucili e pistole. Pare che fosse reduce da un periodo difficile, particolarmente stressato a causa di incomprensioni con un socio e di una somma di denaro che mancherebbe all’appello. Vista l’escalation del litigio i familiari dell’uomo avevano chiesto l’intervento della guardia medica, che però era stata respinta dallo stesso imprenditore. A quel punto sono intervenuti i carabinieri del nucleo radiomobile, convincendo il 38enne a desistere.
Scoperta casa a luci rosse
grazie a lite condominiale
Un portone danneggiato, due condòmini che litigano animatamente e l’intervento della polizia. Fin qui niente di strano, o quasi. Se non fosse che a danneggiare il portone non sarebbero stati i due residenti, ma i clienti di una casa a luci rosse, allestita all’interno dello stesso stabile. Da una rapida indagine delle forze dell’ordine, infatti, pare che i danni alla porta dell’edificio fossero stati causati dai clienti notturni di due prostitute, di nazionalità cinese, che avevano tentato di forzarlo per incontrare le donne.