Piove sul Giubileo. Ma l’acqua che cadrà sui pellegrini non sarà – si spera – quella piovana, bensì quella dei 100 punti pubblici di diffusione che il Comune intende installare in città entro il 2016. Come spiegato da Alberto Race, amministratore delegato di Acea, “si tratta della stessa acqua che arriva a casa dei romani, ma viene refrigerata e addizionata, dato che la struttura eroga anche acqua frizzante. Ebbene, entro il 2016 installeremo 100 case dell’acqua a Roma e provincia. Già una decina sono state posizionate, abbiamo iniziato dalle periferie. Le prossime saranno più vicine al Vaticano, proprio in previsione del Giubileo”.
Nelle prossime settimane, infatti, sono previste nuove installazioni presso le principali aree della città che saranno frequentate dai pellegrini, come Castel Sant’Angelo, le fermate della metropolitana di Cipro e di Ottaviano e la stazione ferroviaria di S. Pietro. Soddisfatto il sindaco Marino: “Ora per prepararci al Giubileo ci concentriamo anche sulla parte centrale della città. Sono sicuro che i romani hanno grande amore per la città e la rispetteranno perché sanno che questo è un altro elemento di bellezza della città più bella del mondo”.
Ma, aldilà del servizio offerto a cittadini e pellegrini, è di fondamentale importanza anche l’aspetto ambientale, come rimarca la presidente di Acea, Catia Tomasetti: “Abbiamo stimato che il risparmio di acqua, grazie a queste casette, sarà pari al numero delle bottigliette d’acqua che potrebbero riempire il Colosseo, ma è una stima prudente perché probabilmente arriviamo a due Colossei. La forma del nuovo erogatore, poi, è rispettosa del monumento che è alle sue spalle. Questa casina per noi vuol dire quindi accoglienza, perché chi viene trova acqua buona e gratuita, e rispetto, per la nostra storia prima di tutto”.
Al taglio del nastro della casetta erano presenti anche l’assessore ai Lavori Pubblici, Maurizio Pucci, il Soprintendente speciale per il Colosseo, Francesco Prosperetti, e il presidente del I Municipio, Sabrina Alfonsi. Proprio quest’ultima ha definito la Casa dell’Acqua come “un grande contributo all’ambiente, un aiuto verso la raccolta dei rifiuti e il modo migliore per controllare i commerci abusivi. È davvero il regalo di Roma a chi va a visitare il nostro monumento”.
Di colore, verde e a pianta esagonale, la “Casa dell’Acqua” nella versione giubilare servirà a dissetare i cittadini romani e tutti i turisti e pellegrini che, in visita a Roma, potranno bere gratuitamente acqua fresca, naturale e gassata, esattamente con le stesse proprietà chimico-fisiche di quando sgorga dalle sorgenti, appena 17 ore prima. Per quanto riguarda le altre zone di Roma, entro il mese di ottobre saranno inaugurate le Case dell’Acqua a piazza Capecelatro, Parco Vanni, Parco Bergamini. Fuori città, invece, la prossima inaugurazione sarà quella di Fiumicino.
Le Case già installate a Roma e Provincia (nella sede centrale Acea a piazzale Ostiense; presso il Mercato della Magliana; presso il Mercato Appagliatore di Ostia; nel mercato della Laurentina; presso il Parco della Musica; in via Benedetto Croce; a piazza Ormea; a Genzano; a Pisoniano; a Guidonia), stanno riscotendo un considerevole gradimento da parte dei cittadini romani, con un consumo medio d’acqua di circa 1000 litri al giorno, di cui il 71% frizzante. Complice anche la calura dei mesi estivi, le Case dell’Acqua funzionanti hanno già erogato oltre 1 milione di litri di acqua. Ma il consumo della risorsa idrica mediante le nuove strutture si presume estremamente elevato anche in periodi meteorologicamente meno bollenti, come dimostrato da analoghe esperienze già avviate in molte altre città italiane, dove l’acqua del sindaco sta spopolando.
Acea prevede, entro il 2016, di installare un numero complessivo di 100 moderni nasoni hi-tech, di cui circa 60 nel Comune di Roma e 40 nella provincia. Nel criterio di distribuzione, la Società continuerà a favorire il rapporto con le comunità locali e i Municipi, per individuare i luoghi più utili e frequentati, dai mercati alle università, ai centri nevralgici di comunicazione e d’incontro della popolazione.