[A cura di: Vincenzo Perrotta]
L’argomento non pare all’ordine del giorno dell’agenda politica nazionale, nonostante sia stato definito in passato come fondamentale per il Paese. Di fatto, sono mesi che di Catasto, praticamente non si sente più parlare. Eppure, per i proprietari di case, ma anche per tutta una serie di categorie professionali che gravitano a vario titolo attorno al settore immobiliare, si tratta di una questione che andrebbe affrontata e risolta al più presto.
Allora, quando verrà ripreso l’iter della riforma degli estimi? Lo abbiamo chiesto al senatore Mauro Marino, presidente della Commissione Finanze e Tesoro del Senato: “Ho sempre sostenuto la necessità di mettere mano al Catasto. Lo sostengo dai tempi della discussione sull’attuazione della delega per un sistema fiscale più equo, trasparente e orientato alla crescita. A breve, tuttavia, dovremmo avere un nuovo momento di confronto con il Governo per individuare il percorso da seguire”. In programma, dunque, una nuova audizione in Commissione congiunta per parlare della continuità dell’azione della delega con il viceministro dell’Economia e delle Finanze, Luigi Casero.
Comunque sia, per Marino la Riforma catastale non penalizzerà la casa e anzi: “È necessario sgomberare il campo da ogni equivoco. Coloro che sostenevano che la Riforma avrebbe aumentato la tassazione va detto che hanno fatto un errore e provocato un danno, bloccando la discussione”.
I PROPRIETARI
Non di questo avviso il presidente dell’Unione piccoli proprietari immobiliari, avvocato Gabriele Bruyère: “Da quando è stato bloccata la legge delega, anche l’Uppi attende notizie sulla Riforma del catasto. Il problema degli estimi è fare in modo che il calcolo si basi sulla superficie reale, oppure, nella peggiore delle ipotesi, che questo venga mantenuto sulla base del numero di vani. Piuttosto che usare una superficie virtuale basata su parametri a danno dei proprietari, conviene lasciare le cose come sono”. Nel frattempo, un primo passo avanti verso la Riforma è stato fatto con la nomina presso le prefetture di tutte le Commissioni censuarie locali previste dal Decreto Legislativo del 17 dicembre 2014, n. 198.
L’OSSERVATORIO
Se appare ancora difficile ipotizzare una data certa per la ripresa dei lavori, l’Osservatorio parlamentare sul mercato immobiliare, presentato a Milano lo scorso 28 gennaio nell’ambito del RE Italy Winter Forum 2016, ha tutte le carte in regola per diventare un nuovo interlocutore nella discussione sulla Riforma del Catasto. Ne è convinto il suo neo-eletto presidente, il senatore Vincenzo Gibiino, che sottolinea la veste sostanzialmente diversa rispetto al passato che l’organismo assumerà: “La novità caratterizzante dell’Osservatorio parlamentare del mercato immobiliare non è tanto il numero dei parlamentari provenienti dai diversi schieramenti politici che lo compongono, ma la presenza attiva di associazioni ed enti di categoria all’interno del consiglio direttivo”. Numerose sono, infatti, le associazioni che durante il meeting di Milano hanno formalizzato la loro partecipazione: dalla Fiaip a Confedilizia, da Federalberghi, aa Federcasa, a Finco, oltre all’adesione informale di Assoimobiliare, Ance-Confidustria e Confabitare.
“Grazie alla presenza di soggetti apolitici e di addetti ai lavori in grado di avere la reale percezione dei bisogni del territorio – conclude Gibiino – l’Osservatorio potrà stimolare l’azione di Governo in modo concreto, permettendo di raggiungere soluzioni condivise da tutti, anche in materia di catasto”.