SE IL COMUNE COMPRA ALLOGGI DAI PRIVATI PER USARLI COME CASE POPOLARI
- Redazione
- 19 febbraio 2016
[A cura di: Vincenzo Perrotta]
Singolare l’iniziativa adottata dal comune di Moncalieri – uno dei maggiori dell’hinterland torinese – per aumentare il numero degli alloggi a disposizione della Città da destinare all’edilizia sociale. In che modo? Acquistando gli immobili direttamente dai privati, al prezzo più conveniente. Proprio così. Se nel resto d’Italia la tendenza è a svendere il patrimonio pubblico per fare cassa, alle porte di Torino la strada intrapresa va esattamente nella direzione opposta, un po’ per favorire la ripresa del mercato immobiliare, un po’ per dare aiuto a quelle famiglie che versano in condizioni di emergenza abitativa.
CHI PUÒ PARTECIPARE
L’idea dell’amministrazione comunale di stanziare un milione di euro all’anno a questo scopo, per i prossimi due anni, è piaciuta soprattutto ai costruttori e agli operatori del settore immobiliare, anche se, sulla carta, la platea dei soggetti ai quali l’avviso pubblico si rivolge è molto più ampia. I potenziali interessati sono, infatti, tutti quei soggetti, persone fisiche o giuridiche che possiedono uno o più immobili all’interno dei confini territoriali di Moncalieri e che intendono fare una proposta di vendita entro il 5 aprile prossimo (data di scadenza del bando).
Riguardo alle caratteristiche degli appartamenti, la superficie utile abitativa non potrà essere inferiore a 45mq. Così come, per contro, sono esclusi immobili di lusso e comunque accatastati nelle categorie A/1 e A/7, A/8 e A/9. Tutti gli appartamenti dovranno avere il certificato di agibilità ed essere liberi al momento della stipula dell’atto di compravendita. Nel caso di alloggi nuovi, potranno essere ammessi a partecipare al bando anche se privi di rifiniture interne, purché i lavori di completamento siano terminati prima dell’acquisto.
LA VALUTAZIONE
A valutare la migliore offerta sarà un’apposita Commissione giudicatrice, che seguirà il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa. Il prezzo al metro quadro della superficie commerciale dell’alloggio sarà il parametro che conterà di più nella valutazione complessiva (40 punti su 100), mentre non peserà molto, in proporzione, la certificazione energetica (5 punti per alloggi in classe A+, A e B).
Ed è proprio sulla parte economica che emerge il primo vero paletto del bando: il Comune non prenderà in considerazione offerte con prezzi superiori a quelli fissati dalla Regione Piemonte per l’acquisto di alloggi destinati a edilizia sociale, vale a dire 2.103 euro/mq.
L’altra complicazione deriva dal fatto che il Comune, in ogni caso, non potrà acquistare a un prezzo superiore rispetto a quello individuato come “congruo” dall’Agenzia del demanio, e dunque, nell’offerta il proponente dovrà prestare attenzione alle indicazioni fornite dall’Osservatorio immobiliare dell’Agenzia del territorio, avendo come riferimento il costo delle transazioni avvenute per unità abitative analoghe in contesti territoriali simili (cosiddetta stima per comparazione diretta).
L’amministrazione comunale darà corso all’acquisto degli alloggi secondo l’ordine di inserimento nella graduatoria definitiva, approvata dalla Giunta a seguito del placet dell’Agenzia del demanio, fino ad esaurimento delle disponibilità finanziarie.
IL COMMENTO
A tranquillizzare gli animi, l’assessore al patrimonio di Moncalieri, Francesco Messina, che insieme alla collega Silvia Di Crescenzo, assessore alle Politiche Sociali (entrambi nella foto), ha presentato l’iniziativa in conferenza stampa: “Nel caso in cui l’Agenzia valutasse l’offerta dei proprietari non congrua, questi potranno decidere tranquillamente se vendere alloggio al prezzo congruo oppure rinunciare”.