“Occorre rinnovare i modelli operativi degli intermediari per soddisfare i bisogni dei clienti-consumatori: non solo professionalità e qualità dei servizi, ma anche metodi in grado di rispondere adeguatamente alle mutate esigenze del mercato ed ai fabbisogni della collettività. In questa proiezione è indispensabile volgere lo sguardo anche ai modelli in grado di incrementare le quote d’interazione nel mercato. Gli operatori non possono tralasciare metodi capaci di maggior interazione come quelli adottati nei Paesi anglosassoni. La garanzia per il futuro di ogni attività è la salvaguardia del consenso dei consumatori quale prima indispensabile ricchezza. È anche il metodo migliore per fronteggiare la concorrenza di alcuni Istituti di credito che si sono calati direttamente nel settore dell’intermediazione immobiliare oltre che in altri comparti dell’economia. Chi non sarà in grado di adattarsi alle nuove realtà può rischiare di essere estromesso dal mercato. Fimaa, quale incubatore di idee, ha il compito e il dovere di proporre alle categorie rappresentate modelli operativi in grado di fare sistema e rispondere adeguatamente alle esigenze dei tempi che mutano. Per la ripresa, il comparto immobiliare necessita di meno tasse e di un fisco più equo che eviti di disorientare i cittadini, ma è altrettanto importante che ognuno faccia la propria parte per non subire esclusivamente le altrui volontà”.
È questo il quadro tracciato da Santino Taverna, presidente nazionale Fimaa (Federazione italiana mediatori agenti d’affari, nel corso del Consiglio nazionale svoltosi a Trento.
“Riguardo al Def (Documento di economia e finanza) – continua il Presidente Taverna – apprendiamo con soddisfazione l’intenzione del Governo di non far scattare le clausole di salvaguardia nel 2017, ma se non si ridurrà la pressione fiscale su imprese e famiglie, tagliando davvero la spesa pubblica improduttiva, resteranno vani i timidi segnali di ripresa registrati nell’ultimo periodo per il comparto immobiliare”.
Al centro del dibattito tra i consiglieri nazionali: la lotta all’abusivismo con la proposta di Fimaa di inasprire le sanzioni amministrative nei confronti degli abusivi e di chi opera in assenza della polizza professionale assicurativa obbligatoria per la tutela sia del cittadino-consumatore che degli operatori del settore (a tal proposito Fimaa inviterà le Camere di Commercio ad eseguire i necessari controlli); gli effetti sul mercato immobiliare e creditizio del Ddl concorrenza; l’ingresso delle banche nel mondo dell’intermediazione; l’ulteriore sviluppo dell’Ufficio Studi Fimaa attraverso l’esclusivo strumento del sentiment, capace di anticipare le previsioni sull’andamento del mercato immobiliare; le nuove iniziative e i servizi che la Federazione propone a sostegno dell’attività dei propri associati, come l’avvenuta revisione della modulistica (Incarico di vendita – Proposta di acquisto) approvata dal Consiglio e a disposizione delle Fimaa Territoriali che non l’abbiano ancora aggiornata.
Oltre al futuro della professione orientata verso la consulenza di parte, già consolidata nei mercati più evoluti, si è parlato anche della tessera professionale europea e delle opportunità internazionali ad essa legate.
L’analisi è stata poi rivolta agli attuali spiragli di ripresa, riscontrati soprattutto nelle città metropolitane, che faticano però a palesarsi nelle realtà provinciali. Nel corso dei lavori diversi sono stati gli interventi che hanno affrontato le difficoltà vissute quotidianamente dagli operatori e le ricette necessarie per il rilancio.