Proroga triennale dell’ecobonus? A beneficiarne sarebbero i condomini
[A cura di: Confappi] Il Senato chiede al Governo di stabilizzare l’ecobonus (almeno) per i prossimi tre anni. L’istanza era contenuta in una serie di mozioni, presentate da diversi senatori di forze politiche differenti. Tutti, a vari livelli, chiedevano al Governo di fare mente locale sulle misure per l’efficienza energetica, rinnovando strumenti che in questi anni si sono rivelati un’efficace forma di sostegno a chi voleva fare innovazione in edilizia, oltre a un paracadute economico per un settore in profonda crisi.
Alla fine della discussione, avvenuta nei giorni scorsi, l’Assemblea del Senato ha approvato un testo di indirizzo unitario, che impegna il Governo a stabilizzare nel triennio 2017-2019 l’ecobonus al 65% per la riqualificazione energetica degli edifici. Si tratta di una petizione molto importante. Oggi, infatti, se moltissimi privati hanno utilizzato il regime di incentivazione per cambiare impianti termici o effettuare interventi di coibentazione e cambio di infissi in singole unità immobiliari, molto diverso è stato il discorso per i condomini. Che, per autorizzare lavori impegnativi di riqualificazione hanno necessità di un orizzonte temporale più ampio e non di una misura che (pur rinnovandosi anno dopo anno) non è mai “certa”. Se l’ecobonus fosse davvero confermato per un triennio, il discorso potrebbe cambiare. E forse si potrebbe innescare un processo virtuoso di restyling di fabbricati e di interi isolati, vecchi ed energivori.