IMMOBILIARE: ANCHE A TORINO SI VA VERSO LA STABILIZZAZIONE DEI PREZZI
Prezzi giù, compravendite su. Il mercato immobiliare di Torino e provincia non ha ancora esaurito il proprio interminabile giro sulle montagne russe. A certificarlo, questa volta, è l’Osservatorio Fiaip, secondo i cui dati i due fattori sono strettamente correlati: da un lato le quotazioni degli immobili, giunte ormai ai minimi storici, inducono molti acquirenti a pensare che questo sia il momento giusto per investire sul mattone; dall’altro il sistema creditizio asseconda tale tendenza.
IL CAPOLUOGO
Ad ogni buon conto, il dato di partenza è incontrovertibile: nel capoluogo piemontese, nel 2015, la diminuzione dei prezzi delle abitazioni rispetto al 2014 è stata del 5,8%. Le zone dove i valori delle case sono calati anche del 15% sono principalmente quelle periferiche: Lucento, Vallette, Mirafiori Nord e Sud, ma anche la più centrale San Donato. Altre zone della città, seppur diverse fra loro, dove i prezzi medi sono invece diminuiti tra l’8% e il 9%, sono la collinare Cavoretto, Falchera, Regio Parco e le semicentrali San Paolo e Santa Rita. Se nella vicinanze di piazza San Carlo si rileva un leggero assestamento dei prezzi (meno 1,6%) in piazza Statuto i lavori pubblici portano ad un deprezzamento del mattone di quasi il 7%. Con il segno positivo si rilevano le zone Cenisia +3% continuando il suo andamento positivo, Vanchiglia e Cit Turin dove i prezzi sono di poco sopra lo zero.
LA PROVINCIA
Anche nei principali comuni della provincia di Torino vi è stata una perdita del valore degli immobili in media del 5,5% dall’anno precedente. Molte anche le città dove i loro prezzi nel residenziale sono scesi tra l’8% e il 10%: Alpignano (-7,9%), Chieri (-8,1%), Pianezza (-9,8%) e Venaria (-9,1%); la peggiore risulta essere Beinasco (-15%), probabilmente a causa della vicinanza con l’impianto di termovalorizzazione. Se nel 2014 i più popolosi comuni della cintura torinese hanno avuto variazioni negative a due cifre, con il picco di Nichelino che perdeva il 21%, nel 2015 si rilevano differenze decisamente più contenute: Moncalieri -2% e Nichelino -3% mentre Orbassano addirittura svolta prima di altri comuni, con un +3,4%, segno forse che il peggio è passato. Il mercato residenziale dell’Alta Val Susa e Val Chisone risente, invece, maggiormente della diminuzione delle quotazioni registrate nel resto della provincia. Nel 2015 gli appartamenti in montagna perdono mediamente il 10%, mentre le unità immobiliari indipendenti scendono di circa il 5%.
ALTRI SETTORI
Continua la caduta dei prezzi di box e posti auto. Dopo il -13% del 2014, per l’anno rilevato la perdita è stata dell’11%. Escluse le zone centrali o quelle con carenza cronica di posti auto dove i valori sono stabili o in aumento, in tutte le altre zone di Torino si evidenziano forti sconti per la vendita. Nel settore commerciale, dopo le importanti perdite degli anni precedenti i prezzi medi sono scesi del 3%. Molto variegata la situazione dei negozi da zona a zona, con l’unica certezza che gli acquisti sono concentrati sulle vie principali. Il mercato degli uffici continua a soffrire con un -11% trainato al ribasso dalle zone periferiche e semicentrali. Infine, nel settore industriale si rileva una perdita del valore immobiliare di oltre il 20%.
LE PREVISIONI
Per il 2016, gli agenti immobiliari di Fiaip prevedono che il mercato immobiliare di Torino e provincia ripeterà sostanzialmente l’andamento del 2015, o al massimo sarà in lieve miglioramento. Il numero delle compravendite in aumento unito ad una maggiore propensione all’erogazione di mutui delle banche non saranno sufficienti, nell’attuale congiuntura economica, ad invertire la tendenza, pur sicuramente più neutrale o ottimistica rispetto agli ultimi anni. Sul fronte dei prezzi, i professionisti del settore immobiliare dichiarano che per tutto il 2016 i prezzi saranno stabili o con una riduzione contenuta nell’ordine del 3%, che favorirà ulteriormente l’aumento del numero di compravendite.