RIFORMA DEL CATASTO: IL TRAGUARDO FINALE È SPOSTATO AL 2018
[A cura di: Confappi]
La riforma del Catasto resta fra le priorità del Governo. È quanto è emerso dal programma nazionale di riforma, contenuto nel Documento di Economia e Finanza (DEF) 2016 e deliberato dal Consiglio dei Ministri lo scorso 8 aprile. Nella sezione dedicata al cronoprogramma delle “rivoluzioni” più attese per il Paese, spicca anche la revisione dei valori catastali: un tema che è rimasto lettera morta, dopo un primo tentativo di revisione, ma che secondo le intenzioni dell’Esecutivo dovrebbe arrivare al traguardo nel triennio 2016-2018.
Come si legge nel Pnr, la revisione catastale sarà “oggetto di interventi più generali e organici previo allineamento delle basi dati necessarie per valutare accuratamente gli effetti di gettito e distributivi sui contribuenti”.
Nello specifico, allineando i valori catastali a quelli di mercato si dovrebbe arrivare ad una situazione più equa, non ad un aumento sproporzionato delle tasse da pagare. “Proseguono comunque – si legge nel Def 2016 – le attività correnti e straordinarie legate all’accatastamento delle unità immobiliari negli archivi catastali e alla determinazione e accertamento della relativa rendita. Per gli immobili a destinazione residenziale, rimane infatti in vigore la possibilità di interventi mirati di revisione annuale del classamento delle unità immobiliari urbane, ossia la revisione del classamento delle unità immobiliari private site in microzone comunali e l’aggiornamento del classamento catastale per intervenute variazioni edilizie”.