Un fiume in piena. Paiono inarrestabili le polemiche che le associazioni dei consumatori continuano a scatenare contro il canone Rai in bolletta elettrica. Ecco gli ultimi attacchi sferrati da Unione nazionale consumatori e Codacons.
UNIONE NAZIONALE CONSUMATORI
Secondo il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan “le informazioni ai cittadini sono state pubblicate sul sito dell’Agenzia delle Entrate e anche della Rai, per avvisarli sono stati diffusi due comunicati stampa e a maggio è stata programmata una campagna informativa”. Insomma, dato che la scadenza per fare domanda di esenzione è stata pure posticipata al 16 maggio, non ci sarebbero problemi. “Peccato che sono stati violati i diritti del contribuente, che avrebbe diritto a 60 giorni per presentare la dichiarazione” ha dichiarato Massimiliano Dona, segretario dell’Unione nazionale consumatori.
Per l’art. 3 della Legge n. 212/2000, infatti, meglio noto come Statuto del contribuente, “le disposizioni tributarie non possono prevedere adempimenti a carico dei contribuenti la cui scadenza sia fissata anteriormente al sessantesimo giorno dalla data della loro entrata in vigore o dell’adozione dei provvedimenti di attuazione in esse espressamente previsti”.
“Peccato – puntualizza Dona – che l’ultima disposizione emanata, quella che definisce cosa sia una tv, precondizione per poter dichiarare di non averla, è del 20 aprile, e dal 20 aprile al 16 maggio passano solo 26 giorni. Senza contare che manca ancora il decreto Mise approvato dal Consiglio di Stato, che chiarisce non solo aspetti interni, come sostenuto dal Governo, ma anche che il vecchio abbonato Rai non deve fare dichiarazioni se non è anche titolare di utenza elettrica, dato che vi sarà voltura automatica tra abbonati e utenti della luce. Peraltro, ancora non si sa cosa debbano fare i conviventi che non risultano nello stesso stato di famiglia, nonostante rientrino nella definizione dell’art. 4 del DPR n. 223/89, e che, quindi, compilando il modellino dove si parla di famiglia anagrafica temono di fare dichiarazione mendace; i tutori di persone incapaci di intendere e volere; le persone anziane ricoverate in case di riposo, non in grado di fare dichiarazioni, che, essendo ancora vive, non hanno eredi che possono firmare la dichiarazione al loro posto”.
Per questo l’Unione nazionale consumatori ribadisce la richiesta di spostare al 31 maggio i termini per presentare la dichiarazione. L’Agenzia delle entrate, infatti, non poteva unilateralmente stabilire termini successivi al 16 maggio, visto che entro il 31 maggio deve comunicare i dati all’Acquirente unico. Il Mise, invece, può spostare di 15 giorni entrambi i termini che sono contenuti, appunto, nel decreto che era stato bocciato dal Consiglio di Stato.
CODACONS
A partire dal prossimo luglio il canone Rai si pagherà con la bolletta. L’odioso balzello verrà addebitato a rate direttamente sulle fatture dell’elettricità ma, a poche settimana dall’entrata in vigore del provvedimento, regna ancora caos e confusione. Riceviamo da settimane richieste d’aiuto da parte dei cittadini che non sanno se devono pagare, quanto, come, e non conoscono le modalità di esenzione e di moduli da presentare, ad esempio in caso di seconde case o di più utenze intestate – spiega il Codacons -. Per tale motivo abbiamo deciso di lanciare uno Sportello telefonico di consulenza sul canone Rai, dove un team di esperti fornirà informazioni e assistenza per districarsi nel ginepraio di regole e relative al canone Rai e per l’eventuale esenzione.
Tutti gli interessati possono contattare il call center dedicato al numero 895 5698765, e ricordiamo che il 16 maggio è ultimo giorno utile per presentare la dichiarazione sostitutiva (cartacea o telematica) volta ad evitare l’addebito automatico del canone. Attraverso tale servizio telefonico, il Codacons fornirà aiuto agli utenti anche in merito alle tante situazioni dubbie e confuse, come ad esempio convivenze, studenti fuori sede, colf e badanti che rischiano di pagare il canone pur nelle situazioni in cui non sono tenuti al versamento dell’imposta.