Quale impatto avrà la Brexit sul settore dei mutui per la casa? La domanda è d’obbligo e la risposta, come facilmente comprensibile, è tutt’altro che scontata. Ad ogni buon conto, il portale specializzato Mutuisupermarket.it ha provato a cimentarsi in una risposta, partendo da una premessa: l’unica certezza assoluta è che gli impatti principali riguarderanno l’economia britannica, mentre per quanto concerne gli altri Paesi (ivi compresa l’Italia) è difficile dare responsi incontrovertibili. Tuttavia è possibile fare delle previsioni attendibili caso per caso.
Il primo caso è quello di chi ha già un mutuo a tasso fisso: non c’è nulla da temere, il tasso e la rata rimarranno invariati fino alla naturale scadenza del mutuo.
Passando a chi ha sottoscritto un mutuo a tasso variabile, in tale ipotesi è probabile che si possa godere addirittura di qualche vantaggio. Il tasso variabile, infatti, è composto dalla somma di Euribor e spread. Il primo è fisso per l’intera durata del mutuo, mentre l’Euribor varia periodicamente in funzione della politica monetaria praticata dalla Banca Centrale Europea. Diversi osservatori ritengono che la BCE, guidata da Mario Draghi, tenterà in tutti i modi di prevenire qualsiasi impatto della Brexit sull’economia dell’area Euro, ma in che modo? Mantenendo o rafforzando la politica di tassi bassi che caratterizza l’attuale periodo. In questo modo è possibile prevedere che l’attuale periodo di tassi al minimo storico durerà ancora a lungo, mantenendo basse ancora per molto le rate di tutti coloro che hanno sottoscritto mutui a tasso variabile.
E arriviamo al caso più problematico: cosa succede a chi vuole sottoscrivere oggi un mutuo? Il principale rischio posto dalla Brexit è la ripartenza della speculazione internazionale contro i Paesi dell’area euro con i bilanci nazionali meno solidi, tra cui l’Italia. Lo spread Btp-Bund potrebbe aumentare, portando le banche nazionali ad aumentare i tassi di interesse praticati sui nuovi mutui. Quindi, chi intende sottoscrivere un mutuo è bene che si affretti a farlo: i tassi di interesse sono al minimo storico ed è improbabile che scendano in modo significativo; i prezzi delle case dopo anni di discesa costante sembrano stabilizzarsi e lo scudo della Bce dovrebbe prevenire impatti negativi sull’economia reale. Tutto sommato, è un buon momento per sottoscrivere un mutuo per l’acquisto della prima casa o per surrogare un vecchio mutuo e assicurarsi una rata più bassa per gli anni a venire.