Un polverone per nulla. È la sintesi del pensiero di Corrado Sforza Fogliani, presidente del centro studi di Confedilizia, sull’annosa questione sfratti: “Alla fine del 2014, un ministro serio – e cioè quel Maurizio Lupi poi costretto a dimettersi dopo essere stato ingiustamente messo alla berlina dalla solita stampa – ha messo fine alla liturgia annuale che durava praticamente dalla fine della seconda guerra mondiale del rinnovo del blocco degli sfratti. Il suo successore Delrio ha – meritoriamente – lasciato le cose come le ha trovate. Ma con lo sblocco che cosa è successo? Niente di niente. Per decenni ci avevano raccontato che sarebbe capitato il finimondo, che la gente sarebbe finita sotto i ponti. Invece, non è successo niente, al di fuori, naturalmente, delle comuni difficoltà di qualche meno abbiente. Difficoltà che, finché si vorrà risolverle con l’edilizia pubblica, continueranno. La considerazione è importante. Specie in un Paese in cui troppi sono abituati a fare beneficenza con i soldi degli altri, e soprattutto con i soldi dei proprietari di casa, tra l’altro già oberati di una insensata imposizione tributaria risalente al Governo Monti.