[A cura di: Uni]
Nel corso della riunione del Tavolo “Riprogettazione accessibile del costruito in ottica universal design”, svoltasi a Roma, è stato approvato il progetto di prassi di riferimento UNI dal titolo “Abbattimento barriere architettoniche – Linee guida per la riprogettazione del costruito in ottica universal design”.
Il documento nasce dalla collaborazione con il Consiglio Nazionale dei Geometri e dei Geometri Laureati e Fiaba Onlus – Fondo italiano abbattimento barriere architettoniche. In esso sono fornite una serie di indicazioni tecniche per la riprogettazione del costruito in ottica universal design, a cui viene abbinata la descrizione di un approccio metodologico fondato sul concetto di accessibilità per tutti, che si basa sull’analisi del contesto, sulla metodica per il rilevamento delle criticità (compresi i criteri per l’individuazione delle barriere architettoniche e sensoriali) e sull’analisi delle scelte progettuali dei possibili interventi di abbattimento delle barriere architettoniche.
L’attività di elaborazione della prassi di riferimento, coordinata da Uni, ha visto il contributo degli esperti CNGeGL e di Fiaba Onlus. Il progetto è ora sottoposto alla fase di consultazione pubblica, con scadenza 9 ottobre 2016, al fine di raccogliere osservazioni da parte del mercato.
L’elaborazione di una prassi di riferimento sul tema specifico della riprogettazione del costruito prende spunto dal concorso nazionale “I futuri geometri progettano l’accessibilità”, promosso proprio da CNGeGL e di Fiaba Onlus. Il documento elaborato si prefigge di essere uno strumento di lavoro per tutti coloro che intendono affrontare il tema della riprogettazione del costruito con un’ottica focalizzata sull’universal design. La prassi di riferimento si fonda infatti sul concetto che la riprogettazione debba partire dalla rilettura dello spazio architettonico mediante l’indagine funzionale ed antropologica di come questo spazio viene vissuto e percepito, al fine di approfondire le problematiche connesse al superamento delle barriere fisiche, sensoriali e psicologiche. Non è quindi più sufficiente applicare le singole normative, è necessario analizzare l’ambiente nella sua globalità, con un approccio olistico.
Si ricorda che le prassi di riferimento sono documenti che introducono prescrizioni tecniche o modelli applicativi settoriali di norme tecniche, elaborati sulla base di un rapido processo di condivisione ristretta ai soli autori, e costituiscono una tipologia di documento para-normativo nazionale che va nella direzione auspicata di trasferimento dell’innovazione e di preparazione dei contesti di sviluppo per le future attività di normazione, fornendo una risposta tempestiva ai mercati in cambiamento.