[A cura di: Mutuisupermarket.it]
Si sa il mutuo è sempre una scelta singolare perché è un impegno che si porta avanti per molti anni. Non basta, quindi, accontentarsi dell’offerta della banca in cui si ha il conto corrente, ma è sicuramente utile confrontare più offerte e dedicare un po’ di tempo nel valutare preventivi on line.
PRIMA DEL MUTUO
Prima di accendere un mutuo, il primo passo (indispensabile) da mettere in atto è quello di informarsi sui prodotti creditizi che offrono le condizioni migliori. Il momento di acquistare un’abitazione è favorevole, visto l’allargamento delle maglie del credito; i prezzi bassi e i tassi ai minimi storici rendono meno oneroso il mutuo.
Per trovare in pochi click le migliori offerte degli istituti di credito attualmente sul mercato, una buona soluzione è proprio quella di effettuare un confronto mutui prima casa su una piattaforma di comparazione on line, che è di grande aiuto per orientarsi nel bailamme dei finanziamenti presenti sul mercato. Una volta trovato quello più adatto, e prima della firma del contratto, è basilare dedicarsi anche alla lettura delle clausole, ponendo particolare attenzione a quelle sull’eventuale ritardo nel pagamento del mutuo. A questo proposito, il potenziale mutuatario che ha intenzione di richiedere un mutuo per acquistare la prima casa, deve sapere che il “decreto mutui” dello scorso aprile prevede che il mutuatario, per il mancato pagamento di 18 rate consecutive, rischia che l’immobile su cui pende il mutuo vada nelle mani della banca che ha concesso il capitale. Ad oggi il provvedimento non è ancora entrato in vigore. Di conseguenza, fatti salvi eventuali complicazioni e rallentamenti, ci si aspetta che la clausola venga concretamente applicata solo a partire dal mese di marzo 2017.
LE DEFINIZIONI
E ora torniamo per un attimo all’ABC: occhio al Taeg che indica il vero costo del mutuo. Per confrontare le offerte sul mercato occorre considerare sempre il Taeg, cioè il Tasso annuo effettivo globale, che è il costo reale del mutuo che include il Tan (Tasso annuo nominale) e tutte le spese (perizia, istruttoria, incasso rata, assicurazioni obbligatorie, imposte…).
Poi subentra l’eterno dubbio: tasso fisso o variabile? L’incertezza che domina i mercati influisce sul bisogno di stabilità economica degli italiani che cercano tranquillità e “trovano riparo” nel tasso fisso al momento dell’accensione del mutuo. Questa esigenza primaria di solidità e sicurezza futura rende i mutui a tasso fisso i preferiti dagli italiani, perché essi garantiscono quello che i mercati non riescono a infondere: serenità. E i tassi, mai così favorevoli, influenzano le scelte degli italiani che hanno invertito la tendenza degli ultimi dieci anni, andando a privilegiare il tasso fisso, rispetto al variabile. Alla base di questa decisione c’è la convenienza di fissare un tasso più basso per tutta la durata del piano.