Per il Centro studi di Confindustria, nel 2016 la crescita si fermerà allo 0,7% e nel 2017 allo 0,5%, con un deficit al 2,3% che richiederebbe una manovra complessiva sui saldi di 16,6 miliardi. A commentare il dato, a margine della presentazione presso la sede degli industriali, è il presidente del Centro studi Fiaip, Mario Condò de Satriano (nella foto), che sostiene come il rallentamento dell’economia, fotografato da Confindustria evidenzi una limatura ulteriore alle stime sulla crescita per quest’anno e il prossimo, nonostante il ministro Padoan abbia fatto invece intendere che le previsioni per il Mef saranno migliori per il futuro.
Che cosa c’entra tutto questo con il comparto del mattone? A spiegarlo è lo stesso Condò de Satriano: “Siamo inchiodati ad una crescita che stenta a decollare. L’Italia è ferma in quanto Palazzo Chigi, a nostro giudizio, avrebbe dovuto ripartire dal mercato immobiliare e agevolare il settore con misure strutturali per il real estate, così come è stato già fatto in alcuni stati dell’Unione Europea e negli Usa. Nonostante l’ottimismo a due cifre generato dai dati dell’Omi, è difficile pensare a una ripresa robusta dei mercati. La risalita dell’economia italiana si è arrestata nei mesi primaverili e i soli interventi, favoriti da incentivi fiscali nell’anno in corso, per le ristrutturazioni abitative e l’efficientamento energetico non possono essere gli unici previsti nella prossima legge di Bilancio. Bene il superamento del Patto di stabilità interno e la riduzione delle tasse come primo pilastro della strategia del Governo, ma ora è necessario mettere il comparto immobiliare e l’edilizia al centro di un piano pluriennale per la crescita, se si vuole davvero superare questa fase di debolezza dell’economia”.