La corretta ripartizione dei costi dell’acqua in condominio. un tema spesso oggetto di polemica, contestazioni, diatribe e talvolta procedimenti legali. Di seguito il quesito formulato da un amministratore alla rubrica di consulenza legale del Tg del Condominio e una sintetica considerazione espressa dall’avvocato Massimiliano Bettoni dello studio Ma.Be. di Milano.
IL QUESITO
Del condominio che amministro fanno parte anche alcuni negozi, uno dei quali, recentemente, è stato trasformato in lavanderia. Ovviamente il consumo di acqua è aumentato eccezionalmente, mentre la ripartizione dei consumi idrici, essendovi un unico contatore per tutto lo stabile, continua ad avere luogo sulla base dei metri quadri delle diverse unità immobiliari. Come devo procedere per correggere la situazione ingiusta che si è venuta a creare?
LA RISPOSTA
In ragione dell’aumento del consumo di acqua, previa verifica con il gestore della distribuzione idrica, l’amministratore dovrà provvedere a riportare il fatto in assemblea, al fine di porre la questione relativa all’installazione di un contatore separato ad hoc per la registrazione dei consumi della lavanderia all’ordine del giorno. In caso di votazione favorevole – come è presumibile essendo interesse comune – il problema sarà risolto mediante una più equa ripartizione dei consumi e delle relative spese.