Seconda puntata della carrellata di pareri ed opinioni con cui le principali associazioni del mondo condominiale e della proprietà edilizia tracciano un bilancio del 2016 e valutano le prospettive per il 2017. Oggi è il turno dell’Uppi, che per voce del presidente nazionale, Gabriele Bruyère (nella foto), coglie l’occasione per fare ai lettori di Quotidiano del Condominio e di Italia Casa gli auguri di un sereno Natale e un felice 2017.
IL 2016
Si chiude un anno, il 2016, che ha visto molte problematiche dal punto di vista della casa. Soprattutto rispetto alla tassazione che, di fatto, non è diminuita. Peraltro, con la situazione politica in bilico, si continua a non capire che cosa accadrà nel futuro. Siamo preoccupati, ad esempio, per la riforma del catasto, che sembra possa tornare in auge dal prossimo anno, basando i conteggi sui metri quadri, senza tenere conto dei dati fiscali del proprietario.
Ma siamo preoccupati anche per la questione relativa alla contabilizzazione del calore e ai suoi effetti sulla proprietà immobiliare. A nostro parere, il decreto attuativo travalica quelli che sono i dettami della legge delega, a partire dai principi di incostituzionalità che si leggono nello stesso. Mi pare che ci sia possibilità di slittare ad aprile, anche se l’obiettivo al quale puntiamo è la proroga di un anno, o comunque, almeno fino al prossimo settembre, prima dell’inizio del periodo di accensione delle caldaie. D’altra parte la normativa non ha avuto molto successo anche dal punto di vista tecnico.
IL 2017
In ogni caso, che ci sarà o meno la proroga dell’applicazione della legge sulla contabilizzazione del calore, lavoreremo per cercare di migliorarla e di risolvere quegli aspetti che la rendono, di fatto, monca. Ci tengo a precisare che noi tutti vogliamo arrivare ad una corretta applicazione del disposto legislativo che regoli la materia del riscaldamento.
L’altro aspetto sul quale continueremo a lavorare è la riforma del condominio. Anch’essa, infatti, presenta lacune significative e deve essere modificata e aggiustata, soprattutto dal punto di vista della sua applicabilità pratica. Per fare un esempio, andrebbe rivista laddove prevede che, per gli stabili con meno di otto condòmini, non vi sia obbligo di avere l’amministratore condominiale.
Da parte nostra, proseguiremo nell’attività convegnistica e lavoreremo con l’obiettivo di arrivare a un disegno di legge che aggiusti la normativa sul condominio. Inoltre, continueremo ad offrire la nostra disponibilità per migliorare la riforma del catasto.
Il nostro augurio – rivolto ai nostri associati e ai lettori di Italia Casa – è di giungere a soluzioni pratiche, quali una maggiore defiscalizzazione della casa, la proroga dell’entrata in vigore della legge sulla contabilizzazione e il miglioramento della normativa in materia di condominio.