Il saggio degli interessi legali da gennaio 2017 si dimezza, passando dallo 0,2 del 2016 allo 0,1 per cento. A stabilirlo, il decreto 7 dicembre 2016 del ministero dell’Economia e delle Finanze, pubblicato in Gazzetta Ufficiale. La variazione ha risvolti di varia natura. Incide, ad esempio, sulla rivalutazione della cauzione rilasciata dal conduttore all’atto della stipula del contratto d’affitto. Ma si riflette anche sulle somme da versare quando si fa ravvedimento, nel conteggio degli interessi dovuti, che vanno calcolati giornalmente, tenendo conto del fatto che il tasso da applicare potrebbe non essere unico, ma cambiare in ragione di quello vigente nei diversi periodi. Questo perché, negli ultimi anni, è stato puntualmente modificato: dal 1° gennaio 2017 è pari allo 0,1%; nel 2016, era lo 0,2%; nel 2015, lo 0,5%; nel 2014, l’1%; negli anni 2013 e 2012, il 2,5 per cento.
L’aggiornamento annuale è previsto dall’articolo 1284, primo comma, del codice civile, secondo cui la percentuale deve essere rivista “sulla base del rendimento medio annuo lordo dei titoli di Stato di durata non superiore a dodici mesi e tenuto conto del tasso di inflazione registrato nell’anno”.