L’EFFICIENZA ENERGETICA? HA PRESO PIEDE SOLTANTO NELLE CASE DI NUOVA COSTRUZIONE
Secondo l’analisi dell’Istituto per la Competitività I-Com, relativa alle dinamiche del mercato immobiliare in funzione delle caratteristiche energetiche degli edifici, la promozione di nuove costruzioni residenziali a basso consumo energetico e l’efficientamento dello stock esistente sono un tassello chiave per il raggiungimento degli obiettivi energetico-ambientali che l’Europa si è data nel medio e lungo periodo. Su questo sfondo si stagliano i risultati dell’indagine del think tank europeo, svolta in collaborazione con Enea e Fiaip, e frutto delle elaborazioni delle risposte di oltre 500 agenti immobiliari sul tema dell’importanza dell’efficienza energetica.
Anche quest’anno lo studio – presentato a margine del report Fiaip sull’andamento del mercato immobiliare – si è soffermato su differenti aspetti, dal sentiment degli agenti immobiliari ai dati relativi alle compravendite effettuate nell’anno di riferimento. Migliora il dato relativo alla valutazione della capacità, sia di chi compra sia di chi vende un immobile, di saperne valorizzare le caratteristiche energetiche: rispettivamente il 51% e il 40% ha una capacità almeno sufficiente (i dati del 2015 erano invece pari al 47% e 34% rispettivamente). La principale criticità, invece, continua ad essere la scarsa qualità energetica degli edifici ristrutturati immessi sul mercato: solo l’11% di questi, infatti, ricade nelle prime tre classi energetiche, in continuità con l’anno 2015.
“L’efficienza energetica ha decisamente preso piede per il segmento dei nuovi edifici residenziali e, in una certa misura, per gli edifici di pregio. Rimane invece ampiamente irrisolto il tema dello stock degli edifici esistenti – ha dichiarato Franco d’Amore, vice presidente di I-Com -. La complessità di questo segmento deve essere affrontato da innumerevoli fronti, che vanno dalla consapevolezza degli attori del mercato, alla disponibilità di strumenti adeguati per codificare e comunicare le prestazioni energetiche degli edifici, fino al tema dell’accesso al credito. Tutti questi elementi dovranno essere tenuti in considerazione nell’elaborazione delle future politiche europee per la decarbonizzazione del settore residenziale e trovare adeguato spazio all’interno della nuova Strategia energetica nazionale di prossima elaborazione”.