Continuano a venire al pettine i nodi relativi alla vicenda delle condotte anomale del 2016, tenute dagli operatori dell’offerta e della domanda nei mercati all’ingrosso dell’elettricità – in particolare nel bilanciamento – e sfociati in costi ingiustificati in bolletta. Come illustra l’Authority per l’energia n una nota ufficiale, “dopo un’approfondita fase istruttoria e dopo le prime chiusure, per ulteriori 19 società si sono conclusi i procedimenti prescrittivi. E altre chiusure di procedimento seguiranno a breve”.
A carico delle società oggetto di questi provvedimenti sono stati riconosciuti comportamenti non diligenti nelle strategie di programmazione sui mercati e, come già previsto nella stessa delibera di avvio dei procedimenti, le medesime società dovranno restituire a Terna gli importi corrispondenti al beneficio indebito conseguito, importi che poi andranno a riduzione certa e definitiva delle tariffe (uplift), a favore della generalità dei clienti. La quantificazione esatta degli importi dovrà essere effettuata da Terna in base ai criteri fissati dall’Autorità, nel rispetto del contraddittorio con gli operatori e coerentemente a quanto prospettato nelle risultanze istruttorie. Le partite economiche dovranno comunque essere regolate da Terna entro l’agosto 2017.
L’Autorità, inoltre, concluderà a breve le valutazioni relative all’avvio di procedimenti sanzionatori a carico di questi operatori per violazione della regolazione. Con questi provvedimenti, sono 40 i procedimenti conclusi finora, sui circa 100 avviati con la deliberazione 342/2016 (comprensivi dei 12 conclusi a dicembre scorso per i quali non si è riscontrata causa di restituzione). Nelle prossime settimane verranno conclusi tutti i procedimenti. La pubblicazione dei nominativi delle società a cui è riferita ogni deliberazione, per la rilevanza degli elementi trattati e a salvaguardia degli stessi procedimenti, viene differita all’avvio dei relativi provvedimenti sanzionatori e comunque non oltre la chiusura di tutti i procedimenti.