[A cura di: Federconsumatori]
Anche nel 2017 le spese per la casa ed i costi ad essa connessi rappresentano uno degli oneri e dei problemi principali degli italiani. Come ogni anno, l’Osservatorio nazionale di Federconsumatori ha monitorato i costi relativi al mantenimento di una casa (un appartamento-tipo, di 90 mq in una zona semicentrale di una grande area metropolitana), che nel 2017 risultano pari a:
* 1.693,01 euro al mese per un appartamento in affitto (+8,81 euro al mese rispetto al 2016);
* 1.098,70 euro al mese per un appartamento di proprietà (+10,90 euro al mese rispetto al 2016).
La spesa complessiva, dopo la lieve diminuzione del 2016, torna dunque a salire. Sebbene i costi delle abitazioni siano in calo, infatti, aumentano in maniera marcata le voci d’uscita relative alle utilities ed alla telefonia fissa (dovuta quest’ultima alla modifica del periodo di emissione delle bollette, sceso a 28 giorni per uno dei principali operatori, operazione che determinerà un aumento pari ad una mensilità).
Alla luce della diminuzione dei prezzi delle abitazioni e del reddito pressoché stabile, scende invece il numero di mensilità necessarie per l’acquisto dell’appartamento-tipo preso in considerazione, che nel 2017 risulta pari a circa 17,8 annualità di stipendio.
“La casa si conferma come il patrimonio principale, ma anche la fronte delle maggiori spese per i cittadini – commentano Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti, presidenti di Federconsumatori ed Adusbef -. Tale problema è reso ancora più grave dalla situazione di crisi vissuta dalle famiglie, il cui reddito non aumenta a sufficienza per far fronte all’incremento delle voci di spesa, a partire da quelle relative all’energia ed all’acqua. Per questo è urgente che il Governo avvii un serio piano casa, prevedendo investimenti per la messa in sicurezza, per il risparmio energetico e per gli interventi antisismici”.
Una necessità resa evidente dai recenti avvenimenti, che rappresenterebbe anche una utile opportunità per creare occupazione. Non dimentichiamo, inoltre, che il problema abitativo riguarda soprattutto i giovani senza lavoro. A loro il Governo deve dare risposte concrete, creando nuove opportunità per una crescita stabile, che consenta loro di accedere al credito e costruire un futuro su basi solide.