“Giù le mani dalla casa, ora e per sempre”. È il monito lanciato dall’avvocato Fabio Pucci, segretario generale dell’Uppi, in relazione alle ultima richiesta in ordine di tempo da parte della Comunità Europea di rimodulare l’imposizione fiscale sulla proprietà immobiliare in Italia.
Secondo Pucci, “la sparata dell’Ue non tiene conto, o fa finta di non tenerne conto, che lo stato italiano è un vampiro che succhia le energie, ormai allo stremo, dei piccoli proprietari e prevalentemente solo di costoro. La prima casa non è una ricchezza, ma una necessità. E le necessità non possono essere tassate. Vada a verificare la Commissione Europea qual è e quant’è la pressione fiscale italiana, che ormai col suo circa 65% ha raggiunto livelli record: nessun altro Paese, non solo europeo, ma mondiale, ha una tassazione simile. Forse l’Ue dovrebbe iniziare ad affrontare problemi più seri, a partire dalla questione profughi, lasciando finalmente in pace la proprietà immobiliare italiana”.