Che, dopo decenni di dibattiti, scontri, polemiche, i tempi siano orami maturi per valutare concretamente l’istituzione obbligatoria del fascicolo del fabbricato, lo si evince non soltanto dal clima che si respira in Parlamento, anche – inevitabilmente – sulla scia dei drammatici fatti di Torre Annunziata – ma anche dalle prese di posizioni sempre piщ nette da parte del Governo.
Ultimo caso in ordine di tempo, dopo i commenti rilasciati nei giorni scorsi dal Ministro Delrio, le dichiarazioni ufficiali del sottosegretario di Stato per le infrastrutture e per i trasporti, Umberto Del Basso De Caro (nella foto), che giovedм 13 luglio, replicando a due interrogazioni a risposta immediata in sede di VIII Commissione permanente Ambiente e Lavori Pubblici, ha fatto esplicito riferimento ad una certificazione di idoneitа statica degli edifici, da introdurre dapprima su base volontaria, e poi in maniera piщ strutturata.
LE INTERROGAZIONI
Prima interrogazione, la numero 5-11810 ad opera dell’onorevole Pd Stella Bianchi, appunto sulle “iniziative per rendere obbligatoria la certificazione statica degli edifici”. Una materia sulla quale il sottosegretario Del Basso De Caro ha precisato: “Come il Ministro Delrio ha avuto modo di dichiarare nei giorni scorsi, oggi grazie al sisma bonus и possibile fare le analisi delle condizioni statiche degli immobili con la possibilitа di detrarre fiscalmente fino all’85 per cento delle spese sostenute, rendendo cosм appetibile con gli incentivi l’esame e il miglioramento statico. Ma и chiaro che a questo punto si rende necessario un salto di qualitа culturale da parte dei proprietari unitamente ad azioni mirate da parte del Governo. Quindi, come и stato introdotto l’obbligo della certificazione energetica per i contratti di affitto e compravendita, occorre ora proseguire anche per la certificazione statica, dapprima in forma volontaria al fine di garantire la reale conoscenza dello stato dell’immobile da parte di chi acquista, per poi passare ad una piщ organica disciplina diretta a salvaguardare la sicurezza dei cittadini e del patrimonio edilizio”.
Da canto proprio, l’onorevole Bianchi ha replicato facendo notare come, soprattutto alla luce di quanto accaduto di recente a Torre Annunziata, sia da auspicare l’obbligatorietа della certificazione statica degli edifici, tanto piщ in considerazione del collegamento della stessa con il sisma-bonus, che comporta una riduzione dell’onere finanziario per le famiglie”.
Seconda questione affrontata dal sottosegretario, quella sollevata dall’onorevole Filiberto Zaratti (Mdp), a proposito della “sicurezza degli edifici in particolare nelle regioni meridionali”.
Ecco la risposta fornita da Umberto Del Basso De Caro: “Sul tema della messa in sicurezza degli edifici, sono state acquisite puntuali informazioni presso la Struttura di missione Casa Italia presso la Presidenza del Consiglio dei ministri. Il Progetto Casa Italia ha l’obiettivo di migliorare la sicurezza del Paese a fronte di rischi naturali, come, ad esempio, quello sismico e quello idrogeologico. Giа lo scorso 12 giugno, la Struttura ha presentato al Presidente del Consiglio dei ministri un rapporto sulla promozione della sicurezza dai rischi naturali del patrimonio abitativo, il quale contiene, oltre ad una ricognizione sistematica dei problemi riscontrati in tale settore, anche la proposta di 9 specifici piani di azione. Tra questi sono previste, in particolare, tre azioni direttamente finalizzate ad intervenire sulla vulnerabilitа degli edifici residenziali”.
Come illustrato dal sottosegretario, “due di questi interventi hanno trovato copertura finanziaria nell’ambito dell’articolo 41 del decreto-legge n. 50 del 2017, come modificato dalla legge di conversione n. 96 del 2017. Si tratta dei seguenti:
1) un programma di diagnostica speditivi esteso agli edifici caratterizzati da maggiore rischio sismico. Specificamente, l’intervento coinvolge oltre 550.000 edifici residenziali costruiti in muratura portante o in calcestruzzo armato prima del 1980, in assenza, quindi, di normative antisismiche stringenti, localizzati nei 650 comuni italiani a maggiore pericolositа sismica. L’intervento prevede che la diagnostica sia effettuata con oneri a carico dello Stato; il Dipartimento Casa Italia, appena istituito, sta avviando l’interazione con la Rete delle Professioni Tecniche per rendere operativa la misura. L’investimento previsto и stimato in circa 120 milioni di euro;
2) l’attivazione di 10 cantieri sperimentali sul territorio italiano, finalizzati a sperimentare soluzioni non invasive di riduzione della vulnerabilitа e a comprenderne le condizioni per una piщ ampia diffusione sul territorio nazionale, con oneri a carico dello Stato stimati in 25 milioni di euro”.
Un terzo intervento ha commentato Del Basso De Caro, “prevede invece la costituzione di un archivio informatizzato in cui far confluire tutte le informazioni di cui giа oggi le pubbliche amministrazioni dispongono a livello di singolo edificio. Tali informazioni – oggi disperse tra Agenzia delle Entrate, Catasto, ENEA, Istat, Dipartimento della Protezione Civile – verrebbero quindi rese accessibili in modo integrato, costituendo una importante base dati sulle condizioni degli edifici. A regime questa soluzione consentirа di ottenere un quadro informativo coerente con gli obiettivi del fascicolo del fabbricato, limitando nel contempo gli oneri per i proprietari degli immobili. Il progetto – la cui complessitа и facilmente comprensibile, atteso che intende agire su molteplici archivi interni – и attualmente in fase di studio di fattibilitа, con l’obiettivo di verificare le soluzioni informatiche e organizzative piщ opportune e l’entitа delle risorse necessarie”
Soddisfatto per i chiarimenti, l’onorevole Zaratti, che ha ribadito “l’urgenza dell’introduzione del fascicolo di fabbricato”, sottolineando come sia “necessario che la politica dell’eco-bonus e del sisma-bonus debba essere diretta verso una direzione che non puт piщ essere volontaria. Evidenzia come un edificio su sei, in particolare concentrati nella fascia compresa tra Calabria, Campania e Sicilia, necessiti di ristrutturazione o manutenzione. A tale fine non occorrono iniziative isolate, ma un piano nazionale con esecuzione a livello locale e particolarmente concentrato nelle regioni del Sud. Peraltro, i 16 miliardi che si libererebbero da un eventuale ritorno ai parametri di Maastricht con rapporto deficit-PIL al 2,9 per cento dovrebbero essere indirizzati verso piani di ristrutturazione e di manutenzione degli edifici”.
FASCIOLO DEL FABBRICATO
Continuano a susseguirsi a ritmo incessante i commenti sull’ipotesi di rendere obbligatorio il fascicolo del fabbricato o, perlomeno, strumenti alternativi quale quell’attestato di idoneitа statica da allegare ai contratti di compravendita o di locazione immobiliare, Di seguito il parere di Ance, Ape Confedilizia Torino e Collegio dei Geometri di Torino.
ANCE – Giuliano Campana. “И inaccettabile doversi accorgere della pericolositа di un edificio solo dopo che и crollato. I tragici avvenimenti dei giorni scorsi a Torre Annunziata ce lo dimostrano, purtroppo, ancora una volta. Bene, quindi, ha fatto il ministro Delrio a proporre un certificato di stabilitа sismica, che puт essere una prima, importante risposta a un problema non piщ rimandabile per il nostro Paese”. A rimarcarlo, il presidente di Ance, Giuliano Campana, secondo il quale “come Ance sosteniamo da tempo che occorra lavorare sulla prevenzione e sulla messa in sicurezza del patrimonio immobiliare nazionale, in larghissima parte vecchio e fatiscente. Siamo favorevoli, dunque, a misure che mettano in condizione l’acquirente di conoscere le caratteristiche tecniche e statiche dell’immobile e a fornire opportune informazioni sulle azioni necessarie per una corretta manutenzione dell’edificio. Il vero valore aggiunto sta, infatti, nell’offrire una conoscenza completa degli interventi da effettuare: sapere quando farli e soprattutto dove farli, attraverso, ad esempio, una mappatura del fabbricato, che ci consenta di arrivare immediatamente ai punti che presentano criticitа. Dare tutti questi elementi conoscitivi significa mettere qualunque proprietario nella condizione di poter scegliere al meglio per la sicurezza propria e della famiglia”.
APE TORINO – Carlo Besostri. “La questione del fascicolo del fabbricato va affrontata con oggettivitа, partendo dalla sua storia: e dal fatto che и un’idea vecchia di vent’anni, che и sempre stata bocciata, sia dal Tar che dalla Corte Costituzionale”. Lo afferma Carlo Besostri, membro di Ape Confedilizia Torino: “Sull’onda dell’emotivitа, il ministro Delrio ha parlato di certificato di staticitа, ma sarebbe meglio se si impegnasse a fare in modo che la pubblica amministrazione, che ha tutte le informazioni sui fabbricati esistenti in quanto ne autorizza i lavori, svolga i controlli e le verifiche che le competono per Costituzione. Anche perchй, oltre a essere illegittimo caricare il cittadino di questo onere, sostenere la tesi secondo cui, poichй l’amministrazione pubblica non и in grado di eseguire controlli, tale compito deve ricadere sul singolo proprietario и un assurdo equivoco: vorrebbe dire lasciare che il controllato sia libero di scegliere il suo controllore e di pagarselo”.
COLLEGIO GEOMETRI TORINO – Giancarlo Carasso. “Al di lа di come lo si voglia chiamare, fascicolo, libretto o certificazione, un simile documento, che contiene dati relativi a certificazioni, verifiche periodiche, ascensori, mappatura dell’amianto, и necessario per il sistema immobiliare italiano: si tratta di dati riepilogativi che non costano nulla, in quanto l’amministratore dovrebbe giа tenerli archiviati e aggiornati (anche se in realtа non и sempre cosм)”. Questa la posizione espressa dal Collegio Geometri di Torino per voce del consigliere Giancarlo Carasso. “Questo tipo di attivitа comporta l’aver voglia di riordinare i propri archivi e aggiornarli in modo sistematico, consentendo all’amministratore di tenere sotto controllo il proprio patrimonio e, all’utente, di avere un’informazione pronta e immediata sullo stato dell’immobile, senza dover andare in giro per uffici e avere, comunque, informazioni frammentate”.