[A cura di: Flavio Maccione – segretario nazionale Appc]
L’Italia è il Paese dove il mercato immobiliare è sempre più alla deriva, grazie ad una pressione fiscale inaccettabile, tra le più alte al mondo, come denunciato già, con forza, da Appc, associazione piccoli proprietari case. Qui, la crisi del mattone sembra non volersi arrestare: è quanto emerge anche dai dati forniti recentemente dall’Eurostat, considerato che le quotazioni immobiliari cavalcano un trend negativo. All’interno dell’Unione Europea, ovunque, si hanno segnali positivi e di ripresa, gli unici Paesi dove il mattone rimane in profondo rosso sono l’Italia e la Croazia.
L’attuale Governo Gentiloni, ma anche i precedenti, dovrebbero interrogarsi sulla scellerata politica fiscale perpetrata contro la casa, che ha depresso tutto il comparto immobiliare, creando completa sfiducia nell’investimento; tutti hanno dimenticato che il Paese non può crescere se si trascura l’importanza di un settore che è il vero volano dell’economia.
L’unica strada percorribile, anche da più parti autorevoli sollecitata, per un rilancio è la diminuzione e da subito, della pressione fiscale sugli immobili, prima di finire oltre il baratro.