Tra gli stereotipi che vedono protagonisti gli italiani in vacanza c’è quello di essere molto critici sul livello di pulizia dei luoghi di villeggiatura. A confermarlo arriva l’indagine commissionata da Rentokil (fornitore di servizi per le aziende) ad Astra Ricerche, dalla quale si evince che l’86% dei nostri connazionali ritiene che l’igiene e la pulizia siano elementi fondamentali quando si va in vacanza. La pulizia pare arrivare addirittura prima del rapporto qualità/prezzo, driver primario della scelta per poco più del 72% degli intervistati.
Nel dettaglio, tra coloro che mettono la pulizia al primo posto, il 69% ha affermato che la prima cosa che fa entrando in una camera d’albergo è controllare la pulizia di lenzuola e asciugamani, seguito dal 64% che va subito in perlustrazione del bagno per verificarne le condizioni igieniche. Un dato interessante se si considera che, nell’era della digitalizzazione, meno del 20% degli intervistati verifica come prima cosa se vi sia o meno la presenza di un Wi-Fi.
Quasi la metà degli intervistati (48%), con una prevalenza di donne e over 35, dichiara inoltre di controllare che non siano presenti insetti. Nonostante ciò, pare che solo l’11% conosca uno degli infestanti più diffusi e più facili da incontrare quando si viaggia, ovvero le cimici dei letti (note anche come “pulci del viaggiatore”), che invadono le camere d’albergo e amano attaccarsi alle nostre valigie, diventando uno sgradevole souvenir al ritorno dalle vacanze.
La diffusione di questi parassiti è un fenomeno relativamente recente e strettamente legato all’aumento dei viaggi internazionali. Infatti, la loro presenza non è riconducibile a motivi igienici come si potrebbe erroneamente desumere.
Ma come si fa a riconoscere le cimici dei letti? Si tratta di parassiti molto piccoli, capaci di nascondersi anche nei più piccoli anfratti come le pieghe del materasso, le giunture del letto e perfino nelle prese di corrente. Pungono principalmente l’uomo per nutrirsi, ed è necessario prestare particolare attenzione alle punture ricevute durante la notte. Le cimici dei letti preferiscono, infatti, nutrirsi quando la loro vittima è immersa nel sonno e le punture sono generalmente disposte lungo la linea del loro tragitto sul corpo, una di seguito all’altra. La presenza di macchioline di sangue proprio sulle lenzuola, una volta svegli, può essere dunque un segnale di infestazione in atto.
In caso si entri in contatto con questi insetti, o vi sia sospetto al riguardo, Rentokil raccomanda la massima attenzione nel controllo del proprio bagaglio. Una volta tornati a casa si possono disfare in garage o all’esterno dell’abitazione, lavando poi gli indumenti ad almeno 60°.
Per concludere: nonostante siano in grado di rovinare le nostre vacanze, solo il 23% degli intervistati teme i fastidi generati dalle punture delle cimici dei letti, contro il 75% che continua a considerare le punture di zanzara l’incubo peggiore delle nostre estati.
Rentokil Initial
Rentokil Initial è il maggior fornitore al mondo di servizi per le aziende. Da oltre 90 anni l’azienda – nata dalla fusione di due società – si occupa di Pest, Textiles e Hygiene Services. Attiva in oltre 65 Paesi al mondo – in Europa, Asia, Oceania, America e Africa – conta oggi più di 35.500 dipendenti e un fatturato annuo di £ 1.9 miliardi.
La filiale italiana opera oggi con due divisioni: Initial Hygiene, specializzata in servizi per l’igiene, e Rentokil Pest Control, dedicata ai servizi per la disinfestazione e monitoraggio degli infestanti. Lo staff è composto da 380 dipendenti, di cui 180 tecnici suddivisi in 7 filiali distribuite sul territorio nazionale, che prestano il proprio servizio a oltre 15.000 clienti.