[A cura di: Rete Irene]
Cosa succede se non sono state installate le valvole termostatiche negli impianti centralizzati? Come ogni anno, il 15 ottobre si riaccendo gli impianti di riscaldamento invernale in tutti quei Comuni italiani collocati nella Fascia climatica E.
Prima dell’accensione deve essere condotta una verifica tecnica dell’impianti sia in termini manutentivi che di rispondenza ai requisiti normativi. Gli impianti non a norma possono comportare carenze per gli occupanti in termini di sicurezza, comfort abitativo, costi elevati nella bolletta energetica ed emissioni inquinanti.
Il 30 giugno scorso è scaduta la proroga per l’installazione delle valvole termostatiche e dei contabilizzatori di calore per tutte quelle unità immobiliari facenti parte di un condominio con riscaldamento centralizzato, come disciplinato dal Decreto legge “Milleproroghe” n. 244 del 29/12/2016 al 30 Giugno 2017
Ma quanti sono gli impianti non ancora in regola? Le associazioni di categoria stimano che un 20-30% di condomini non abbiano ancora installato i sistemi di termoregolazione. Sussiste la possibilità che i lavori siano stati deliberati in assemblea, ma che gli interventi non siano stati ancora realizzati, dando luogo ad una corsa contro il tempo per adeguare l’intero sistema impianto prima dell’accensione dei riscaldamenti.
Cosa succede ai condomini non in regola? Il 15 ottobre, in occasione dell’inizio della stagione termica, il terzo responsabile dovrà comunicare al Curit l’idoneità tecnica dell’impianto assunto in esercizio, in accordo alla normativa vigente. L’eventuale mancanza delle valvole termostatiche e dei contabilizzatori di calore, ove non motivato con adeguata asseverazione, pone l’impianto condominiale in condizioni di non idoneità tecnica. Il ruolo di terzo responsabile non potrà essere delegato e ricadrà sull’amministratore del condominio inadempiente.
Ora, che cosa succede ai condòmini non in regola? I proprietari delle singole unità immobiliari potranno essere soggetti a una sanzione amministrativa compresa tra 500 e 3.000 euro.
Esistono dei casi in cui si è esonerati dall’applicazione di sistemi di termoregolazione? Qualora nel condominio non si sia provveduto ad installare le valvole, nel libretto di centrale dovrà essere presente una relazione tecnica asseverata, realizzata da un progettista iscritto all’Albo, che attesti l’impossibilità tecnica o la non convenienza economica nell’installazione delle valvole stesse. Tale situazione sarà comunque soggetta alle verifiche tecniche e all’accettazione da parte del Curit.
È auspicabile un’altra proroga come richiesto da alcune associazioni dei cittadini? Rete Irene si augura di no. Si parla di termoregolazione già nella legge 10/91, ed è prevista da oltre 10 anni dai provvedimenti normativi. Al di la di ciò, la termoregolazione e la contabilizzazione del calore nelle singole unità immobiliari comportano risparmio energetico e uso razionale dell’energia nell’interesse del singolo e della collettività.
L’installazione delle valvole e dei contabilizzatori non deve essere vista solo come un mero obbligo normativo, ma come un’opportunità per programmare una serie di interventi coordinati per la riqualificazione energetica dell’intero sistema edificio-impianto che, se ben progettato, realizzato e adeguatamente gestito, può portare alla riduzione dei consumi energetici anche in misura superiore al 50%.
Le opere di riqualificazione energetica di un condominio rappresentano un investimento sul proprio immobile che consente di ottenere numerosi vantaggi per l’amministratore, il progettista e il condomino.