[A cura di: Stefano Cera – Renovate Italy]
Come è ormai noto, la bozza di Legge di Bilancio 2018 presenta alcune novità per l’ecobonus. La più importante di queste ha, finora, suscitato poco clamore, sebbene avrà un effetto devastante, ma in negativo. Ci riferiamo alla possibilità di cedere il corrispondente credito per ogni tipo di intervento di efficientamento energetico e non, come succede ora, per i soli interventi sulle parti comuni dell’involucro.
La cessione del credito era stata introdotta appositamente per gli interventi “radicali”, che incontrano maggiori difficoltà nell’essere approvati e realizzati. Stupisce che, sebbene la bozza della SEN2017 riconosca la priorità nell’incentivazione della deep renovation, la bozza di Legge di Bilancio 2018 contraddica tutto ciò, offrendo medesime condizioni anche agli interventi meno efficienti ed efficaci.
I rapporti annuali dell’ENEA sull’ecobonus non lasciano infatti alcuno spazio per fraintendimenti: è la coibentazione dell’involucro opaco l’intervento con migliore efficacia ed efficienza. L’ecobonus condomini, grazie ad una sapiente combinazione di aliquote di detrazione e cessione del credito, aveva infatti reso appetibili proprio tale intervento. Grazie all’incentivo, la coibentazione dell’involucro può essere realizzata con soli 8.000-10-000 euro (il restante costo verrebbe infatti coperto dalla cessione del credito): cifra simile a quella ora necessaria per la sostituzione delle finestre o dell’impianto termico.
La bozza di Legge di Bilancio 2018, consentendo la cessione del credito a qualunque intervento, offre un indebito vantaggio proprio agli interventi con minori efficacia ed efficienza:
Questo risultato non è positivo, perché gli interventi non radicali, anche in assenza di incentivi, hanno un breve pay-back time; ciò significa che il sistema del credito è già ora disponibile a coprire l’intero costo dell’intervento. Di conseguenza, l’eventuale cessione del credito non avrebbe alcun effetto di attivazione del mercato. Tutto il contrario di ciò che accade agli interventi radicali, con pay-back time più lungo: la cessione del credito è fondamentale proprio per coprire la quota parte del costo dell’intervento che il sistema del credito non è ancora disponibile a coprire.
In sintesi, la bozza di Legge di Bilancio contraddice la SEN2017 ed affosserà ogni stimolo alla deep renovation, avvantaggiando, ancora una volta, gli interventi con minor efficacia ed efficienza.