Che cosa si aspetta di trovare oggi il consumatore nel mercato degli impianti di riscaldamento? Come è cambiato il suo livello di conoscenza sui temi legati al risparmio energetico? Come percepisce l’innovazione che attualmente caratterizza il panorama dei prodotti? Per cosa è disposto a spendere di più e quali sono i canali a cui si rivolge per acquisire informazioni e per procedere all’acquisto? Sono alcuni degli aspetti che ha approfondito l’indagine condotta da Eumetra Mr per fotografare nel dettaglio il rapporto tra consumatore ed evoluzione tecnologica appunto nel mondo del riscaldamento.
La ricerca, presentata durante un evento organizzato da Ariston sul tema dell’innovazione di ultima generazione che caratterizza il comparto, è stata condotta su un campione di 1800 famiglie attraverso interviste on line. Un’analisi dalla quale è emerso in primo luogo che è sicuramente cambiato il profilo sociale del consumatore: più istruito e più consapevole nelle scelte d’acquisto, più veloce attraverso internet ad acquisire informazioni, ma con un’auto-percezione di inadeguatezza delle proprie risorse economiche peggiorata nel corso degli ultimi anni. È, quindi, un consumatore che riceve molte proposte commerciali, che possiede maggiori strumenti per valutarle, ma che vuole risparmiare. E approprio quest’ultimo aspetto ha inevitabilmente inciso sulle aspettative dell’utente finale, che oggi è più attento, vuole essere sorpreso, e contestualmente cerca la soluzione più adatta alle proprie esigenze.
Da quanto emerge dall’indagine, per il 42% del campione intervistato la convenienza economica esercita quindi un peso sulle scelte d’acquisto: su questo campione, il prezzo accessibile influisce sulla scelta finale per il 23% degli interpellati, mentre la classe energetica migliore, che consente quindi minori consumi e riduzione dei costi in bolletta, condiziona la scelta in modo determinante solo per il 19%.
L’innovazione oggi deve innanzitutto contribuire ad abbattere i costi, per esempio proponendo apparecchi efficienti e allo stesso tempo a prezzi accessibili – commenta Marco Manzone (nella foto), marketing manager Ariston Thermo Italy, storico marchio nel settore del riscaldamento che impiega tecnologie avanzate per garantire il massimo del comfort e dell’efficienza energetica con prodotti per il riscaldamento dell’acqua e dell’ambiente -. Ci troviamo di fronte ad un consumatore più consapevole, che ricerca soluzioni adeguate alle proprie esigenze e per il quale le caldaie devono avere un costo abbordabile, consumare meno e, quindi, far risparmiare.
Ai criteri di economicità si aggiunge un altro requisito essenziale che l’impianto dovrebbe possedere per essere acquistato: l’affidabilità tecnica. A pensarla così è il 46% del campione intervistato, per il 22% del quale il prodotto deve essere di marca seria e di qualità, mentre per un altro 24% deve includere un’assistenza tecnica adeguata.
Il 38% degli intervistati mette sempre in cima alla classifica il risparmio energetico. Il consumatore spenderebbe di più per una caldaia che consuma meno e che fa ridurre i costi in bolletta. “In generale ci si aspetta che la nuova tecnologia migliori la classe energetica, ma da un apparecchio più costoso ci si attende un’efficienza ancora maggiore. Si è quindi disposti a spendere di più per spendere di meno – commenta ancora Marco Manzone -. Inoltre, innovazione per l’utente significa avere anche un’assistenza tecnica adeguata, vale a dire pacchetti non troppo onerosi, estensione della garanzia, assistenza da remoto. L’indagine ha evidenziato che il canale d’acquisto più soddisfacente rimane sempre quello dell’installatore, perché entra in casa del consumatore, ne ascolta le esigenze e fa diagnosi preliminari accurate, propone soluzioni, spiega i vantaggi di un investimento ammortizzabile dai minori consumi, e fornisce un aiuto nell’espletamento delle pratiche burocratiche”.
Il consumatore ripone ancora molta fiducia nei confronti del classico installatore: il 72% si rivolge a questa figura per avere consigli e per procedere all’acquisto vero e proprio. Ma l’acquisto on line, anche in tale settore, probabilmente crescerà in futuro: secondo quanto emerge dalla ricerca, sebbene solo l’1% abbia comprato la caldaia on line, nei prossimi 3 anni tale quota potrebbe salire addirittura al 4%.
Oltre ai minori consumi e dunque al risparmio in bolletta già citato (38%), altri benefit che ci si aspetta da un impianto più costoso sono: