Il mercato immobiliare italiano continua a crescere ma frena la sua corsa. Nel periodo luglio-settembre 2017 le compravendite delle abitazioni sono state 122.378, l’1,5% in più rispetto allo stesso trimestre del 2016, mentre il settore terziario-commerciale è cresciuto del 5,5%, registrando 21.429 transazioni. Tra le grandi città il risultato migliore si osserva a Palermo, dove il comparto residenziale cresce dell’11,5%. Perdono invece quota Bologna e Genova.
Sono alcuni dei dati rilevati dall’Osservatorio del mercato immobiliare dell’Agenzia delle Entrate, che ha pubblicato le statistiche relative al terzo trimestre dell’anno.
Nonostante il settore abitativo continui a mantenere il segno positivo quasi ininterrottamente dal 2014, i tassi di crescita delle compravendite nel terzo trimestre del 2017 risultano ridimensionati rispetto ai trimestri precedenti. La crescita maggiore si registra al Sud, dove il rialzo è del 4,4%, mentre al Centro il tasso di crescita è più modesto (+0,6%).
Vanno meglio le compravendite dei depositi pertinenziali, in prevalenza cantine e soffitte, che nel periodo di riferimento aumentano del 12%, mentre le vendite di box e posti auto aumentano solo dell’1%.
Crescita più lenta anche nelle 8 maggiori città italiane (+2,1%). Palermo mantiene un buon andamento, con un incremento dell’11,5% degli acquisti, migliorando così il +8,3% realizzato lo scorso trimestre. Seguono Napoli (+7,2%), Milano (+6,7%), Firenze (+4%) e Torino (+1,2%). Situazione stabile a Roma, dove le abitazioni acquistate sono aumentate solo dello 0,3%, mentre Bologna e Genova perdono, rispettivamente, l’8,5% e il 7,4%.
Una crescita più sostenuta, rispetto al residenziale, è quella che ha caratterizzato le compravendite di uffici, istituti di credito, negozi, edifici commerciali, depositi commerciali e autorimesse (+5,5%). In particolare, quest’andamento positivo è più accentuato al Sud (+10%), nelle Isole (+7,8%) e al Centro (+7,4%). Rialzi decisamente più elevati hanno caratterizzato le compravendite di uffici nelle grandi città (+13,5%). Unico tra i settori a migliorare il risultato del trimestre precedente è il settore produttivo (capannoni e industrie) che mostra un trend di crescita a doppia cifra (+14,4%). Quest’ultimo dato è influenzato soprattutto dalla crescita degli scambi nelle Isole, più che raddoppiati rispetto al terzo trimestre 2016.
Alla ripresa economica dell’Italia continua a mancare l’immobiliare per accelerare la crescita. A sottolinearlo è la Fiaip, secondo cui “per il mercato residenziale, il rallentamento della crescita fotografato dall’Agenzia delle Entrate, registrato nel terzo trimestre 2017 è un dato positivo viziato ancora oggi dall’enorme carico di tassazione sulla casa che si abbatte sui contribuenti nel nostro Paese”.
Per il vice presidente nazionale e presidente del centro studi Fiaip, Mario Condò de Satriano “Il mercato immobiliare stenta ancora oggi a prendere il volo in quanto è penalizzato da una gestione miope del Governo, che ha visto crescere ad oltre 50 miliardi di euro l’anno il gettito delle imposte sugli immobili, slegando i tributi da qualsiasi capacità reddituale dei contribuenti e triplicando dal 2012, rispetto ad altri Paesi europei, la stessa tassazione sulla casa”.
Qual è il risultato? Come rimarca ancora Condò de Satriano, “siamo tuttora lontanissimi dai numeri pre-crisi, ma nonostante ciò il mattone rappresenta, ancora oggi, un bene rifugio per la maggior parte degli italiani. In questo momento siamo di fronte a prezzi molto bassi e le stesse banche offrono mutui vantaggiosi. Il trimestre in questione ha un rilievo statistico residuale rispetto al complesso dell’anno. Si evidenzia, in ogni caso, una crescita ancora lenta nelle principali città capoluogo di regione, con una maggior crescita registrata nel Sud Italia rispetto ad altre aree del Paese”.