Cresce il credito alle famiglie, diminuisce, invece, il flusso relativo ai mutui immobiliari. È quanto emerge dalla 43esima edizione dell’Osservatorio sul credito al dettaglio realizzato da Assofin, Crif e Prometeia, e focalizzato ai primi nove mesi del 2017: periodo nel corso del quale le erogazioni di prestiti per l’acquisto della casa è risultato sì ancora in crescita (+9,3%), in linea con la tenuta delle compravendite immobiliari residenziali, ma è stato penalizzato dal forte calo dei mutui di surroga (-33%) a seguito del progressivo ridursi del bacino potenziale di mutuatari per i quali l’operazione è ancora economicamente conveniente.
Nel periodo gennaio-settembre 2017, gli importi finanziati e le durate contrattuali dei nuovi mutui registrano un lieve aumento, riflettendo la minore incidenza delle surroghe caratterizzate da importi e durate più contenute. Inoltre, i tassi di riferimento ai minimi storici hanno favorito un ulteriore deciso incremento delle erogazioni di mutui a tasso fisso che, nei primi nove mesi del 2017 superano abbondantemente i due terzi del totale.
Durante il secondo e il terzo trimestre del 2017 gli indicatori di rischio hanno mostrato una stabilizzazione della rischiosità dei prestiti al consumo rispetto alle rilevazioni precedenti. Entrando nel dettaglio, per il credito al consumo a settembre 2017 si è attestato all’1,9%, mentre per i mutui immobiliari si è collocato all’1,7%: in ottica di confronto temporale, negli ultimi due anni il tasso di default 90 past due è sceso di 0,7 punti percentuali per entrambe le forme tecniche.
Le previsioni indicano che a fine 2017 e nel biennio 2018-2019 i flussi di nuovi crediti continueranno a crescere, consolidando i segnali di ripresa in atto, seppur ad un ritmo meno sostenuto di quello attuale. Questa dinamica troverà il sostegno in un progressivo miglioramento della situazione economico-finanziaria delle famiglie che favorirà così anche gli investimenti a medio-lungo termine compresi quelli immobiliari rinviati negli anni di crisi.
Le erogazioni di mutui immobiliari nel biennio 2018-2019 cresceranno però a ritmi progressivamente più modesti. Il rallentamento è legato alla minor domanda di surroghe e sostituzioni, rese sempre meno convenienti dalle attese di stabilizzazione dei tassi di interesse sulle nuove erogazioni, oltre che dalla crescita sostenuta degli ultimi anni.
La domanda di mutui si manterrà comunque vivace grazie al permanere delle buone prospettive sul mercato immobiliare, con prezzi ancora contenuti, ai tassi di interesse ancora bassi nel confronto storico e al progressivo miglioramento del mercato del lavoro che favorirà la crescita del reddito disponibile delle famiglie.