Oggi è il presidente di Anaip, Giovanni De Pasquale, a tracciare un bilancio del 2017 ed illustrare le aspettative, sue e dell’associazione, per questo 2018 caratterizzato anche e soprattutto dalle elezioni politiche. Di seguito il suo intervento.
In un momento in cui è in continuo aumento il numero delle associazioni del settore, spesso improvvisate e poco rispettose dei requisiti previsti per legge necessari per poter svolgere la formazione professionale, siamo orgogliosi, in questi 25 anni appena compiuti, di poter asserire che l’Anaip si è attestata come un importante punto di riferimento per chi già svolge la professione e per chi la vuole intraprendere. Il numero degli iscritti per un’associazione è sempre importante. Anche su questo punto ci riteniamo soddisfatti per il risultato raggiunto e senza venir meno a quello che, comunque, per noi è prioritario rispetto al numero: la qualità e preparazione professionale degli iscritti. Mi piace sottolineare anche che nel 2017 abbiamo registrato un maggiore interesse ad intraprendere questa attività da parte dei giovani.
Le responsabilità in capo all’amministratore sono notevolmente aumentate, così come le azioni che la Pubblica Amministrazione chiede di compiere in nome e per conto dei condòmini e del condominio. L’Anaip è convinta che questo incremento di lavoro porti anche ad una naturale selezione di coloro che sono nelle condizioni di poter svolgere tale attività. Quindi, è necessario dar vita ad una “rivoluzione” che abbia come obiettivo da una parte quello di agevolare i nostri iscritti nell’acquisizione di competenze e, dall’altra, quello di attestarci come associazione di riferimento anche europeo per la formazione in ambito condominiale e immobiliare.
Continueremo a mantenere aperta la porta del dialogo costante sia con il nuovo Governo che con tutte le forze politiche che intendono sostenere le nostre istanze per la categoria e l’utenza condominiale. Siamo arrivati ad un passo dall’ottenere l’istituzione del Registro degli amministratori immobiliari e condominiali presso il Ministero della Giustizia. Ritenuto utile, dall’attuale Governo e da diversi partiti, perché necessario per censire chi sono effettivamente coloro che amministrano i condomini. Questo a vantaggio dei condòmini, dei professionisti e dell’Erario, essendo molto elevata l’evasione fiscale in questo settore. Ma dal nuovo Esecutivo ci aspettiamo che riconosca al nostro settore una giusta rappresentanza anche all’interno della Presidenza del Consiglio.