Più di sei anni. Tanti ne avrebbero già vissuti con il segno meno i prezzi delle abitazioni, secondo le valutazioni effettuate dalla Federazione italiana degli immobiliaristi, che approfitta dell’imminente tornata elettorale per lanciare non soltanto un grido di allarme sullo stato del mattone in Italia, ma anche per iniziare a sensibilizzare sul tema la classe politica che verrà, qualunque essa sia.
Come rimarca la Fiaip in una nota,
“Mentre in tutti gli altri Paesi europei i valori immobiliari aumentano a due cifre, stabilizzando così i bilanci delle famiglie, delle imprese e degli istituti di credito, nel nostro Paese si pensa esclusivamente a come mettere nuovi balzelli sulla proprietà immobiliare”.
Tassazione, dunque, al centro del mirino. Ma la Federazione chiede lumi anche sulle altre azioni che intendono mettere in campo – una volta potenzialmente eletti – gli schieramenti che si stanno confrontando in vista delle urne:
“Tutta la comunità dell’immobiliare – commenta Gian Battista Baccarini, presidente nazionale Fiaip – attende di leggere i programmi delle forze politiche per le prossime elezioni del 4 marzo. Ma già oggi possiamo dire che in questa prima parte di campagna elettorale non abbiamo visto nessuna proposta degna di nota per il nostro settore“.