Importante novità in ambito fiscale. Come rimarca il portale SoloAffitti, da quest’anno sarà infatti necessario comunicare, in sede di dichiarazione dei redditi, le somme guadagnate grazie alle locazioni brevi. L’Agenzia delle Entrate ha messo a disposizione nei giorni scorsi i modelli 730 e Redditi per l’anno di imposta 2017, nei quali è stata inserita la nuova disciplina fiscale per i contratti ad uso abitativo della durata inferiore ai 30 giorni. A partire dal 1° giugno 2017, infatti, le persone fisiche al di fuori dell’esercizio di attività d’impresa devono dichiarare le somme assoggettate al regime della cedolare con ritenuta pari al 21%, dal momento che costituiscono reddito fondiario per il proprietario dell’immobile. Sono naturalmente soggetto di imposta i contratti di affitto breve conclusi con l’intervento di intermediari immobiliari, compresi i portali on line (si veda la c.d. Tassa Airbnb). In questi casi la ritenuta viene versata direttamente dagli intermediari.
Nel 730/2018 il reddito proveniente dalla locazione breve va indicato nel Quadro B, ma è stato anche aggiornato il rigo F8 dove indicare l’importo delle ritenute subite. Nel Modello Redditi va indicato nel Quadro RB. Diverso il caso in cui siano sublocatori o comodatari a riscuotere i proventi dell’affitto breve: il reddito è classificato come diverso e va inserito nel Quadro D al Rigo D4, con il codice 10 per chi utilizza il modello 730, o nel Quadro RL per chi compila il Modello Redditi. Al proprietario basterà invece indicare la rendita catastale.