Tasse, sfratti, cedolare secca: l’impegno dei partiti con i proprietari di casa
[A cura di: Federproprietà] Si è tenuto all’hotel Nazionale, in piazza Montecitorio a Roma, l’incontro con le forze politiche promosso dal Coordinamento dei proprietari di casa sul tema “La politica dell’abitazione”.
Dopo il saluto dei presidenti Massimo Anderson (Federproprietà), Gabriele Bruyère (Uppi) e Silvio Rezzonico (Confappi) e la lettura dei messaggi inviati dall’on. Stefano Fassina (Liberi e Uguali), Claudio Durigon (Lega) e Rosario Calabrese (Movimento 5 Stelle), sono intervenuti i politici presenti all’incontro: il sen. Claudio Moscardelli (Partito Democratico), il sen. Maurizio Gasparri (Forza Italia), l’on. Fabio Rampelli (Fratelli d’Italia) e l’on. Luciano Ciocchetti (Noi con l’Italia).
Hanno aderito alla manifestazione anche i rappresentanti degli amministratori di condominio Anaci ed Unai, Casaconsumproprietà, Portiercassa, Ebildi, Ebilcoba.
Il resoconto degli interventi
- Claudio Moscardelli ha riferito quanto il suo governo abbia realizzato per la casa, dall’abolizione dell’Imu sulla prima abitazione alla riduzione dal 15 al 10% della cedolare secca sugli affitti a canone concordato fino al Piano Casa. “Per quanto riguarda l’edilizia popolare pubblica – ha sottolineato – una delle difficoltà è quella di reperire aree idonee perché i Comuni sono restii a indicarle”.
- Maurizio Gasparri ha ricordato la proposta di legge, che reca la sua firma, sulla morosità, “che ripresenteremo nella prossima legislatura”, ribadendo che “il diritto alla proprietà deve essere sempre rispettato e che gli sfratti devono essere eseguiti nel rispetto della legge”.
- Per Luciano Ciocchetti occorre una legge nazionale che snellisca la burocrazia degli enti locali: “In particolare Roma ha bisogno di una norma che le affidi risorse per la manutenzione ordinaria e straordinaria”.
- Fabio Rampelli è dello stesso avviso: “Dobbiamo approfondire la tematica di Roma Capitale con appropriati investimenti”. Quanto alla recente polemica sul condono, si è detto contrario ad una misura generalizzata ma “occorre un piano straordinario di sostituzione edilizia”.
- Massimo Anderson, presidente di Federproprietà, ha osservato che i proprietari immobiliari versano 45-50 miliardi di euro in tasse allo Stato: “Chiediamo che almeno un terzo di questa somma sia reinvestito nell’edilizia economica e sociale. Altri fondi da destinare alla crisi dell’edilizia – ha aggiunto – possono derivare dalle dismissioni e dalle privatizzazioni delle municipalizzate, che sono a volte veri centri di potere e di carente gestione. Quanto alla cedolare secca, secondo Anderson essa va estesa alle attività commerciali: “Ciò significa riaprire 200mila esercizi che hanno chiuso i battenti e quindi dare lavoro quantomeno a 400mila persone”.
- Gabriele Bruyère ha sollecitato agevolazioni nei canoni concordati.
- Silvio Rezzonico (Confappi) ha ricordato che la crisi immobiliare è cominciata con il Governo Monti e la sua politica a favore delle banche.
Sono infine intervenuti Giovanni Bardanzellu, vicepresidente di Federproprietà, l’ing. Paolo Clemente, dirigente di ricerca dell’Enea, il dott. Jean-Claude Mochet ed il geom. Angelo De Nicola per l’Uppi ed il sen. Riccardo Pedrizzi, i quali, fra l’altro, hanno posto l’accento sulla necessità di tutelare le fasce più deboli e sulla defiscalizzazione completa per quanto riguarda la sicurezza degli edifici.