[A cura di: Mutuisupermarket]
Quanto tempo passa tra le prime informazioni che si richiedono in merito all’accensione di un mutuo e la sua effettiva erogazione? È quanto ha stimato il portale on line Mutuisupermarket, secondo i cui calcoli oggi, in media, il lasso di tempo che impiega un aspirante mutuatario per diventare debitore a tutti gli effetti, è di 120 giorni.
Una volta firmato l’atto pubblico del mutuo, la banca eroga la somma di denaro che il richiedente si impegna a restituire in rate mensili entro la fine del piano di rimborso pattuito. A garanzia del rimborso del mutuo erogato, viene iscritta una ipoteca immobiliare a favore della banca sull’immobile acquistato.
Ma cosa succede effettivamente nei mesi prima dell’erogazione della somma mutuata? Il primo passo da compiere è quello di confrontare le offerte per scegliere il mutuo maggiormente in linea con le proprie necessità. Un mutuo migliore in assoluto non esiste: ogni richiedente dovrà tener conto del proprio profilo, della disponibilità di risparmi da investire nella casa, per identificare la tipologia di tasso del mutuo più adatta, tasso variabile o fisso, la durata e l’importo.
Una volta scelto il mutuo e la potenziale banca erogante, viene verificata la fattibilità del mutuo, ossia si controlla se l’operazione di mutuo è finanziabile dalla banca individuata. Alla luce di un parere di fattibilità positivo, inizia quindi l’istruttoria da parte della banca.
In cosa consiste? È la verifica delle informazioni fornite dal richiedente con l’esame di un serie di documenti che il mutuatario consegna alla banca; documenti che dipendono dalla finalità del mutuo richiesto, dal contratto di lavoro dei richiedenti e dal tipo di immobile a garanzia del finanziamento.
Ricevuta tutta la documentazione, la banca terminerà l’istruttoria, incaricando un proprio perito per una perizia di valutazione completa dell’immobile; contattando il notaio scelto dal futuro mutuatario, per verificare la proprietà effettiva dell’immobile e l’assenza di iscrizioni pregiudizievoli.
Infine, viene fornita al richiedente la cosiddetta delibera reddituale del mutuo, nota anche come delibera definitiva. Dopo la firma del contratto di mutuo, il procuratore della banca consegna al mutuatario un assegno circolare. Essendo il tutto non immediato, il mutuatario potrebbe anche essere colto alla sprovvista se nel frattempo i tassi dovessero salire. In questo caso, piuttosto frequente considerata la volatilità dei tassi, il rischio è quello di trovarsi a pagare una rata più cara di quella ipotizzata nel preventivo iniziale.